Cultura

Frascati – Alessandra Mussolini mette a nudo la sua famiglia nel libro “Il gioco del buio”: presentato alle Scuderie Aldobrandini video

libro Alessandra mussolini  frascati

“Per me è un’emozione grandissima perché è un ritornare indietro negli anni, a quando si sono conosciuti mia madre e mio padre. Papà era in un albergo a Rocca di Papa, suonava il piano, mamma sentì queste note musicali e poi si conobbero, e da lì nacque tutto il resto”, racconta a Castelli Notizie Alessandra Mussolini, nelle sale delle Scuderie Aldobrandini, a Frascati, pochi istanti prima della presentazione del suo romanzo “Il gioco del buio”, avvenuta ieri nel pomeriggio.

Classe 1962, Alessandra Mussolini è medico chirurgo, attrice, musicista, ex deputata  e attualmente europarlamentare nel Partito Popolare Europeo. “Il gioco del buio” è il suo primo libro, pubblicato il 24 gennaio di quest’anno dalla bolognese Minerva Edizioni. 

Come è scritto nel suo cognome, suo padre era il brillante pianista jazz Romano Mussolini, uno dei figli del dittatore Benito Mussolini. Alessandra, tuttavia, oltre ad essere nata decenni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, a malapena ha visto suo padre.

“Non ho mai visto mio padre in pigiama, perché a casa non c’era mai – spiega Alessandra durante la presentazione –. Il titolo del libro, ‘Il gioco del buio’, era un gioco che mio padre faceva con me e mia sorella quelle poche volte in cui passavamo del tempo insieme”. 

L’evento, promosso dalla Fondazione Banca di Credito Cooperativo dei Castelli Romani, si inserisce nella parte conclusiva del Mese Rosa, la manifestazione indetta dalla sindaca Francesca Sbardella e dall’assessore alle pari opportunità Paola Gizzi, per dare spazio alla creatività e all’espressione femminile. 

libro Alessandra mussolini  frascati



Animato dal pianoforte di Gaia Possenti e dalle letture di alcuni passi del libro a cura di Francesca Tomassoni, il dialogo con l’autrice è stato moderato dal giornalista tuscolano Fabio Polli. 

Proprio Polli, insieme alla Fondazione Banca di Credito Cooperativo dei Castelli Romani, ha proposto al Comune l’inserimento de “Il gioco del buio” nel Mese Rosa.

“Il tema trattato è pertinente a tutte le tematiche dell’universo femminile – spiega Polli ai microfoni di Castelli Notizie –. È un libro dove si parla di amore, famiglia, tradimento, emancipazione femminile, difficoltà di rapporti tra genitori e figli, quindi è uno spaccato che ci rappresenta tutti quanti. È rappresentato il dolore, la gioia, la crescita, e quindi era secondo me assolutamente da inserire in questa manifestazione. Visto anche che l’onorevole Mussolini ha deciso per la prima volta di raccontare questa storia familiare molto intima, ma anche molto dura, cruda e personale”.

Alessandra Mussolini, personaggio artistico e politico che da anni appassiona e divide l’opinione pubblica italiana e internazionale, è prima di tutto una donna le cui vicende personali si sono intrecciate con la grande storia. 

Da un lato la zia materna, Sofia Loren, dall’altro l’eredità storico-culturale portata dal cognome “Mussolini”, inscindibile dalle sofferenze della dittatura e dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale. 

libro Alessandra mussolini  frascati

Quando le chiediamo come riesca a coniugare tutti i significati associati al suo cognome con la sua carriera, Alessandra risponde: “Questa è la mia famiglia e per me è una cosa naturale. Ci sono nata. Ci sono varie dinamiche che ne fanno parte… Quando uno nasce in una famiglia che in fondo è una famiglia pubblica, ci sono anche delle conseguenze, ma io ho voluto porre l’accento su elementi intimi, privati, di una famiglia pubblica”.

“Il gioco del buio” è il racconto dei retroscena intimi di una famiglia di dominio pubblico, ma è soprattutto la storia di due donne, la nonna materna Romilda e Maria Scicolone, madre di Alessandra e sorella di Sofia Loren, che si emancipano economicamente e sentimentalmente in un’Italia ancora fatta principalmente per gli uomini.

Come spiega l’autrice ai nostri microfoni, il libro nasce dall’esigenza di “mettere insieme i vari pezzi mancanti, perché c’erano tante cose che non capivo. È stato un ricostruire tutto quello che mancava. C’erano tanti non detti, tante cose che erano sospese… E quindi ho iniziato a scrivere ed è uscito un flusso incredibile. Non ho smesso mai, non è stata una cosa difficile”. 

Forse anche alla luce di tutte le responsabilità politiche storiche e culturali che dovunque precedono Alessandra Mussolini, con quest’opera si toglie l’armatura e lava i panni sporchi di fronte a tutti. “È  stata quasi una catarsi per me, ma anche condividere con le persone è molto importante”, commenta Alessandra.

Sebbene il volume non sia “autobiografico, perché non parla assolutamente di me, anche perché il libro finisce che ho 12 anni – continua Mussolini –. È un racconto catartico. E’ come se fosse un libro di formazione, una catarsi, capire delle cose e dirle, soprattutto. Quando hai una gioia o un dispiacere, se lo scrivi emerge, e quindi è importante, perché lo metabolizzi”. 

libro Alessandra mussolini  frascati
libro Alessandra mussolini  frascati
libro Alessandra mussolini  frascati

 

Più informazioni
commenta