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Autodemolitori di Roma, sospiro di sollievo per Ciampino: la Soprintendenza blocca il trasferimento alla Barbuta

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“La Soprintendenza speciale archeologica per le Belle Arti del ministero della cultura si è dichiarata “non favorevole” allo spostamento dei venticinque autodemolitori da Roma alla Barbuta, l’area dismessa a ridosso dell’aeroporto di Ciampino e dell’Appia”.

Così in una nota la sindaca della cittadina Emanuela Colella in un post sulla propria pagina Facebook pubblicato verso le 16 di questo pomeriggio. Una vittoria per la giunta comunale che a gennaio e marzo scorso aveva inoltrato le istanze di rigetto agli uffici competenti e, soprattutto, per la coalizione di Diritti in Comune che muovendosi per tempo, con partecipati  sit in e manifestazioni  si è sempre strenuamente battuta per ribadire la propria contrarietà e quella della cittadinanza.

emanuela colella ciampino

“Ci viene riconosciuto – scrive Colella – il lavoro svolto in favore del nostro territorio, di tutti i cittadini e per la tutela del Parco dell’Appia Antica: gli autodemolitori non possono essere spostati nel sito della Barbuta. La Soprintendenza si dichiara non favorevole ad una ipotesi, quella della delocalizzazione degli autodemolitori di Roma, che da subito ci ha visti contrari, citando tra le motivazioni le nostre istanze protocollate a gennaio e a marzo 2024”. La sindaca Colella ha tenuto a ringraziare “la comunità di Diritti in Comune e l’associazione Italia Nostra per i contributi a sostegno di questa battaglia.

La vittoria che oggi condividiamo con tutti i cittadini che ci hanno chiesto di impegnarci per la tutela del decoro e della salute pubblica non è certamente definitiva ma ci dà ulteriore forza per combattere e dare seguito al lavoro che stiamo facendo in difesa del Parco e dei cittadini”.

La vicenda si protrae dal 2022 quando, nel tardo pomeriggio di sabato 9 luglio, un incendio di vaste proporzioni distrusse gli impianti nel parco di Centocelle, le cui colonne di fumo furono visibili per ore perfino da Ostia e Frascati. Alessandro Porchetta, consigliere di Diritti in Comune, da noi contattato, ha dichiarato che “questa è la vittoria di una comunità intera, che non ha piegato la testa di fronte alle scelte vergognose ed arroganti di Roberto Gualtieri e della sua assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi”.

Quello che la coalizione DiC ha creato in questi ultimi tempi, ha spiegato Porchetta “le manifestazioni, la produzione di documenti e la pressione mediatica che abbiamo esercitato sulla Soprintendenza, hanno prodotto quanto era dovuto: il rispetto dei vincoli su un’area paesaggisticamente importante”.

Adesso “è ora che il Comune di Roma si adoperi per fare il suo, ovvero provvedere alla completa bonifica dell’area ed alla realizzazione di quanto previsto dal Piano Regolatore Generale. Ci aspettiamo – ha continuato il consigliere di Diritti in Comune – che il degrado venga “sostituito” finalmente da un grande parco pubblico al servizio dei cittadini del territorio del VII Municipio e di Ciampino”.

La Soprintendenza speciale “conferma tutti i punti trattati dalla nostra relazione, ovvero l’eccezionale interesse del comprensorio Capannelle-Barbuta e di tutta l’area contigua ai limiti del Parco dell’Appia Antica, di cui costituisce il naturale completamento, che come tale va preservata nelle sue valenze paesaggistiche e patrimoniali. Dunque, dando parere negativo, la Soprintendenza conferma come gli impianti di autodemolizione delle autovetture andrebbero a deturpare ed alterare la vocazione a verde dell’area, precludendo l’eventuale valorizzazione dei resti archeologici presenti. La lotta, lo studio delle carte, la difesa del territorio e dei suoi beni patrimoniali, pagano sempre!

E’ una vittoria di tutte e tutti coloro che hanno scelto di ribadire la propria contrarietà nelle piazze e di utilizzare ogni altro strumento necessario, facendo valere le ragioni della salvaguardia della nostra terra, dentro e fuori le istituzioni. Ora ci auguriamo – ha concluso Alessandro Porchetta – di non vedere strumentali e poco utili ricorsi da parte dell’Amministrazione capitolina, la quale è ora chiamata a trovare soluzioni consone e sostenibili per gli autodemolitori romani, e che la zona della Barbuta possa finalmente diventare parco pubblico, vocazione ribadita peraltro dalla Soprintendenza stessa, andando a ricongiungersi con l’area protetta dell’Appia Antica”.

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