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Grottaferrata – Tomboletti a Di Bernardo “No ad un sindaco che va ad iniziativa che fa revisionismo storico”

mirko di bernardo

L’ex assessore di Grottaferrata, Mauro Tomboletti, ha scritto una lettera aperta al sindaco Mirko Di Bernardo criticando la sua partecipazione istituzionale all’evento che si terrà al teatro Sacro Cuore il prossimo 11 maggio dal titolo 1919. Biennio rosso e sansepolcrismo.

Di seguito la lettera:

Lettera aperta a Mirko Di Bernardo

Innanzitutto, Le vorrei ricordare il mio modesto contributo per la costruzione di un polo progressista di centrosinistra, con il sostegno di liste civiche funzionale alla sua elezione a Sindaco di Grottaferrata. Quando fu messo alla porta dall’allora Sindaco Luciano Andreotti, La invitai a creare insieme ad altre persone, le condizioni necessarie per costituire un’area civica, collocata nell’alveo del multiforme centrosinistra da sempre frammentato e diviso, per lavorare su un progetto che potesse costruire le basi, per far si che un Centrosinistra potesse tornare a governare Grottaferrata.

L’idea ha ben funzionato, le elezioni sono state vinte, Lei è stato eletto Sindaco, ma vorrei soffermarmi su un piccolo dettaglio, chi sta governando realmente questo paese non è certo una compagine di centro sinistra; lo dimostrano le azioni di governo messe in essere e sostenute da un Partito Democratico ormai ridotto ad un inutile orpello.

Un Partito Democratico distratto, a cui è sfuggito il significato politico di una conferenza programmata per l’11 maggio. Nel leggere l’iniziativa Biennio rosso e sansepolcrismo, da voi patrocinata, che vede la sua partecipazione e quella di un consigliere comunale, ormai arruolato nelle truppe di Fratelli D’Italia, mi lascia decisamente allibito.

Forse, Le sfugge il significato della conferenza proposta e la conoscenza dei relatori che si collocano in un ambito che non ha nulla a che vedere con la tradizione Democratica e dei valori fondanti della nostra Costituzione. Ha avuto modo di approfondire e conoscere le Associazioni e i relatori che insieme all’Amministrazione, propongono e organizzano l’evento? E’ quanto di più distante possa esserci dalla nostra cultura e di tutti quelli che si sono impegnati per farla eleggere.

Nel rispetto dei valori democratici, ci tengo a precisare che i promotori di tale iniziativa hanno tutto il diritto di esprimere e manifestare le loro idee, anche se non ne condivido una virgola, quello che non è accettabile, è la presenza e l’intervento di un Sindaco che ha giurato sulla Costituzione.

Le ricordo che la Carta Costituzionale è intrisa di antifascismo, impregnata nella sua essenza per quello che esprime. La nostra Costituzione è antifascista nell’anima, perché proclama una serie di diritti fondamentali inviolabili, come la libertà, la giustizia sociale, il pluralismo dei partiti, un sistema di divisione e bilanciamento dei poteri dello Stato, tutti elementi che contrastano con l’idea di fascismo.

Come si può festeggiare il 25 aprile e l’11 maggio proporre un’iniziativa che fa revisionismo storico, in collaborazione con associazioni e relatori che mettono completamente in discussione quei valori per i quali è stata combattuta una vera lotta di liberazione. Una contraddizione in termini che mette in serio imbarazzo coloro i quali hanno creduto in un progetto politico di centrosinistra, dove i pilastri fondativi erano strettamente connessi ai valori della nostra Carta Costituzionale.

Mauro Tomboletti

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