Solidarietà

L’Arvas Frascati in crescita: oltre 50 volontari e tanta formazione per assistere i malati in ospedale e a casa

arvas frascati

Nella sofferenza, nel dolore, a volte nella solitudine di un letto d’ospedale, è necessaria una parola di conforto, un sorriso, un gesto di vicinanza, un aiuto per superare notti lunghissime e giornate senza fine. Ecco, allora, che i volontari dell‘ARVAS, con la loro presenza, riescono ad accendere una luce nel buio di tanti momenti di sconforto; molti hanno potuto incontrarli nelle loro esperienze all’interno degli ospedali dei Castelli Romani e del Lazio, molti invece si sono uniti a loro affrontando un percorso di formazione per prestare assistenza ai malati e agli infermi non solo nelle strutture ospedaliere, ma anche a domicilio.

Un’opera preziosa, svolta gratuitamente e volontariamente da tante donne e uomini che scelgono di mettersi a servizio dell’altro ma che, negli anni bui del Covid, era stata messa a dura prova, per riprendere a pieno ritmo il 5 maggio 2023. Un momento importante che i volontari hanno ricordato e che, l’Arvas di Frascati, ha celebrato con un post sulla sua pagina facebook in cui ha sottolineato l’intensa opera di formazione svolta negli ultimi tempi.

“Oggi – hanno ricordato – è un anno esatto che abbiamo ricominciato il volontariato in corsia, dopo tre anni di fermo causa covid In quel periodo in tanti hanno abbandonato e per chi è rimasto, all’inizio quando abbiamo ricominciato è stata dura, spesso non riuscivamo a coprire tutti i turni, a volte eravamo soli durante il servizio e alcuni di noi venivano più volte in ospedale durante la settimana, ma con tenacia siamo andati avanti e con gioia abbiamo accolto tanti nuovi amici! In un anno, grazie ai due corsi di formazione, più di cinquanta persone sono entrate a far parte del gruppo di Frascati.

Siamo cresciuti, non solo nel numero ma soprattutto nelle competenze, grazie agli ottimi docenti, che ringraziamo riconoscenti. Abbiamo portato a termine tanti progetti, tanti altri ci aspettano, ma l’obiettivo principale è solo uno: portare un po’ di amore e alleviare la sofferenza nelle corsie degli ospedali con una parola, un sorriso, una carezza
Orgogliosi di far parte di questa bellissima famiglia”

COSA E’ L’ARVAS

Alla fine degli anni ’70, nel pieno delle tensioni sociali che investivano anche il mondo del lavoro, durante un prolungato sciopero del personale ospedaliero, un piccolo gruppo di “volontarie” dettero spontaneamente vita presso l’Ospedale S. Giovanni di Roma ad un’attività di sostegno ai pazienti che presto venne strutturata dal punto di vista della presenza organizzata e delle mansioni. Questo primo gruppo si configurò all’inizio del 1980 come Associazione Romana Volontari di Assistenza Sanitaria, anche perché nel frattempo molti altri gruppi di volontari avevano iniziato ad operare presso altre Strutture ospedaliere della città, secondo il medesimo spirito.

Ma questo spirito di partecipazione e di sostegno gratuito  si espanse molto presto in modo significativo, prima in provincia e presto anche nelle province di Frosinone e di Viterbo. Per questo fu necessario modificare la denominazione associativa da Romana a Regionale, come è attualmente.

Oggi l’ARVAS è presente in 27 Strutture a Roma e nel Lazio con quasi 1000 associati operativi.

L’A.R.V.A.S. ha lo scopo, per esclusivi fini di solidarietà, di:

a) dare assistenza volontaria e gratuita a coloro che si trovano in stato di infermità, senza alcuna discriminazione, presso le Strutture ospedaliere, le Cliniche, le RSA, gli Istituti di riabilitazione e ogni Struttura destinata alla cura dell’essere umano; su specifica autorizzazione da parte del Consiglio Esecutivo l’attività di volontariato può essere svolta anche a domicilio

b) partecipare a rendere le Strutture ed i Servizi sociosanitari sempre più rispondenti alle esigenze di un’assistenza qualificata, nel rispetto della dignità e della libertà della persona, allo scopo di contribuire al progetto di umanizzazione della degenza e del sostegno alla persona

c) concorrere all’educazione sanitaria della popolazione attraverso corsi di formazione per volontari e di aggiornamento degli stessi, nonché attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative di approfondimento su tematiche sociosanitarie.

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