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Allarme Morbillo, aumento dei casi in Italia e in Europa. Timore anche per possibile ritorno della Rosolia

morbillo

Negli ultimi mesi, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha rilevato un preoccupante aumento dei casi di morbillo in Italia e a livello globale. Secondo i dati pubblicati dall’Iss, dal 2023 si è osservato un incremento significativo delle epidemie di morbillo in diversi Paesi europei, e l’Italia non fa eccezione. In particolare, nei mesi di marzo e aprile del 2024, si è registrato un notevole aumento dei casi, la maggior parte dei quali ha colpito persone non vaccinate.

Gli esperti del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss hanno commentato l’ultimo bollettino del sistema di sorveglianza, sottolineando che circa tre quarti dei casi segnalati nei primi quattro mesi dell’anno riguardano adolescenti e adulti. “Questi dati suggeriscono che sono presenti ampie quote di persone suscettibili in queste fasce di età”, affermano gli specialisti, evidenziando la necessità di una maggiore copertura vaccinale per prevenire ulteriori focolai.

Una delle principali preoccupazioni degli esperti riguarda i bambini sotto l’anno di età, che sono troppo piccoli per essere vaccinati e dipendono quindi dalla copertura vaccinale della popolazione per essere protetti dal morbillo. “Preoccupano anche i casi segnalati tra gli operatori sanitari”, hanno aggiunto gli specialisti, sottolineando l’importanza di una copertura vaccinale completa per questo gruppo a rischio.

Oltre al Morbillo, sorveglianza rosolia

Oltre al morbillo, l’Iss monitora anche i casi di rosolia. Dal 1° gennaio alla fine di aprile 2024, è stato segnalato in Italia un caso di rosolia, classificato come possibile. La sorveglianza epidemiologica nazionale su morbillo e rosolia è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, con il contributo della rete nazionale di laboratori regionali di riferimento.

Cos’è il Morbillo?

Il morbillo è una malattia virale altamente contagiosa causata dal virus del morbillo, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae. Si trasmette attraverso le goccioline di saliva diffuse nell’aria quando una persona infetta tossisce o starnutisce. I sintomi iniziali includono febbre alta, tosse, naso che cola e congiuntivite, seguiti da un’eruzione cutanea che si diffonde su tutto il corpo.

Sebbene spesso venga considerato una malattia dell’infanzia, il morbillo può colpire persone di tutte le età e può portare a gravi complicazioni, come polmonite, encefalite e, in casi rari, morte. La vaccinazione è il modo più efficace per prevenire il morbillo e le sue complicanze. In Italia, il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) è raccomandato e offerto gratuitamente a tutti i bambini.

La recrudescenza dei casi di morbillo sottolinea l’importanza della vaccinazione come strumento fondamentale per proteggere la salute pubblica. Le autorità sanitarie continuano a lavorare per aumentare la consapevolezza sulla necessità delle vaccinazioni e per garantire una copertura vaccinale adeguata in tutte le fasce di età.

Le caratteristiche principali dei casi notificati dall’inizio dell’anno

L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni (range: 0 – 69 anni). Oltre la metà dei casi (50,9%) ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 25% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (83,4 casi per milione). Sono stati segnalati 17 casi in bambini con meno di un anno di età.

Lo stato vaccinale è noto per 363 casi dei 399 segnalati (91,0%), di cui 323 casi (89,0%) erano non vaccinati al momento del contagio, 22 casi (6,1%) erano vaccinati con una sola dose, e 14 casi (3,8% ) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti quattro casi (1,1%) non era noto il numero di dosi effettuate.

• Centoventisette casi (31,8%) hanno riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=56) e polmonite (n=54). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 50,1% dei casi (200/399) viene riportato un ricovero e per ulteriori 64 casi una visita in Pronto Soccorso.

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