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Realizzato a Rocca di Papa il primo murale partecipato: circa 80 studenti all’opera sul muro del Centro Anziani

Il laboratorio artistico è stato realizzato dalla nostra testata con il coinvolgimento dello street artist Stefano Bove, all'interno del progetto intergenerazionale promosso dal Centro Anziani di Rocca di Papa

Rocca di Papa - Realizzato il murale partecipato del Centro Anziani

A Rocca di Papa, grazie al progetto intergenerazionale “La storia siamo noi”, promosso dal Centro Anziani con il finanziamento della Regione Lazio, è stato realizzato il primo murale partecipato con il coinvolgimento delle classi prime della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Leonida Montanari.

Il laboratorio artistico facente parte dei 4 previsti dal progetto, è stato organizzato in collaborazione con la nostra testata giornalistica ed ha visto la presenza della nostra direttrice editoriale Michela Emili, con il coinvolgimento dello street artist Stefano Bove, in arte “Zhew”. Il murale è stato realizzato sul muro del centro anziani, sito ai Campi d’Annibale, sotto lo sguardo del presidente Roberto Sellati, della vice Marina Polidori e di altri soci curiosi di vedere il risultato finale.

Rocca di Papa - Realizzato il murale partecipato del Centro Anziani

Dopo un incontro teorico in classe, sul significato della street art e sul pensiero comunicativo, circa 80 alunni, divisi in due turni, si sono cimentati nel disegno sul muro, tra pennelli e bombolette spray, con l’intento di rappresentare la propria città ed esprimere i propri ricordi ed emozioni.

Un clima frizzante e creativo ha visto i ragazzi, sotto la supervisione delle insegnanti, cimentarsi nella realizzazione di un’opera destinata ad imprimere sul muro il grido di una generazione che vuole e deve raccontare e raccontarsi, in spazi e contesti urbani di forte socialità e confronto.

Il murale partecipato del centro anziani

Il titolo del murale è “L’Elefantessa rinnega Annibale e gioca con l’elmo“. Questa la descrizione dell’artista:
Tra due finestre con grate verticali, come fossero gabbie, passeggia serena un’elefantessa mentre con la proboscide gioca spingendo un elmo. E’ stato questo  il punto di partenza per la creazione di una storia collettiva che è cominciata tanti secoli fa.

Essa, infatti, è un richiamo alla zona dove il murale è stato creato, Rocca di Papa, precisamente i Campi d’Annibale. Stavolta però Annibale non è protagonista e viene messo in ombra dalla storia di questa elefantessa incinta che rinnega la guerra e gioca.

Una storia di fantasia usata dall’artista per ragionare sul buono che una creatura spesso associata ad attributi come memoria, anzianità-saggezza, ha da offrire a questa comunità. L’elefantessa ribelle delle schiere di Annibale resta sospesa tra nuvole, petali e ricordi dei ragazzi diventando custode di storie passate e presenti che si trovano nel registro sottostante.

Ad accompagnarla nel suo viaggio, sotto di lei, i dipinti delle classi partecipanti che raccontano la loro terra con un segno diretto a chi vive il centro anziani.

Con castagne, torri antiche, fiori e animali le classi hanno saputo dialogare col luogo che ospita l’opera e che ora unisce generazioni in un racconto condiviso“.

Stefano Bove ZHEW

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