Un salto nel passato, nel mondo dei barbieri e delle acconciature. Dall’antico apparecchio per la permanente al casco tutto in ferro per asciugare i capelli, fino agli oggetti da barba di Papa Wojtyla. Autorità politiche, militari e tanti cittadini sono arrivati dalle parti più disparate del territorio provinciale e regionale per assistere al taglio del nastro del Museo dell’Acconciatura a Lanuvio.
La collezione di pezzi da barba e capelli è stata inaugurata questa mattina, domenica 10 aprile, nei suggestivi ambienti del Cantinone, inaugurati proprio questa mattina alla presenza del Procuratore della Repubblica della Velletri, Giancarlo Amato. Forbici e pettini di cento anni fa, la scrivania donata da Papa Gregorio XVI al barbiere di fiducia e gli oggetti di Giovanni Paolo II e l’arricciabaffi con il poggia scarpe in ferro.
“Lanuvio conferma la naturale vocazione turistica – ha detto il sindaco Luigi Galieti – con iniziative culturali interessanti e ricercati”. “Emozionante stare qui – ha detto Silvio Ferrante, 75 anni barbiere di Papa Woytilia durante i soggiorni estivi a Castel Gandolfo – e siamo felici di questa mostra che racconta la storia di questo antico mestiere”.
Una ricca esposizione di pezzi allestita nelle stanze “segrete” dell’antico Castello, appartenuto a Marcantonio Colonna e consegnato ora alla cittadinanza con un nuovo look: quasi 200 le persone presenti all’evento di questa mattina. “Un’iniziativa – ha evidenziato Luca Attenni, direttore del Museo Diffuso di Lanuvio – che ci permette di aprire l’offerta culturale e di diversificarla ad ulteriori frange di utenza. Abbiamo raccolto con entusiasmo il progetto del Collegio dei Parrucchieri che altri Comuni non hanno invece preso in considerazione”.
“Una nicchia – ha commentato con orgoglio l’assessore alla Cultura, Alessandro De Santis – che ci consente di orientare i flussi turistici anche nel centro storico e che sarà occasione per la creazione di eventi che facciano conoscere il mestiere e gli strumenti di barbieri e parrucchieri, che altrimenti andrebbero perduti, come amministrazione comunale possiamo così diversificare l’offerta culturale per chi vorrà visitare Lanuvio”.
La collezione di pezzi antichi è stata donata dal Collegio dei Parrucchieri di Roma, un’associazione nata per il mutuo soccorso e sostegno ai parrucchieri del territorio. “Sono davvero soddisfatto dell’allestimento – ha dichiarato Luigi Signore, coeffeur in via delle Cornacchie, nel cuore di Roma – che abbiamo voluto donare al comune di Lanuvio e che mette in campo sempre iniziative di rilievo in campo archeologico, storico e culturale”.
La collezione era prima ospitata in via Frattina e poi in via Piceni nella zona Tiburtina della Capitale. “Un’iniziativa importante – ha dichiarato Valeria Viglietti, assessora alle Attività Produttive e Turismo – che ci permetterà di ospitare nel cuore della città eventi di pregio e favorire quindi un ulteriore incremento di turisti”.
“Si tratta di un’esposizione unica – ha commentato Andrea Volpi, vicesindaco e candidato sindaco alle prossime Comunali – che trova spazio in una location d’eccezione, sicuramente in grado di attirare appassionati e turisti”
All’inaugurazione ha presto parte anche il presidente dell’Università Popolare Appia, Giulio Bagni.
Il museo è stato intestato a Ruggero Pallucchini, cavaliere della Repubblica, uno tra i più noti parrucchieri italiani che ha acconciato molti personaggi del mondo dello spettacolo. “Un lavoro che mi ha permesso di conoscere tantissima gente e che mi ha portato a girare il mondo” si è così espresso Pallocchini. Adesso vogliamo promuovere – ha concluso Nicola Grieco, socio del Collegio e noto barbiere a piazza Zama- un evento a Lanuvio legato al mondo dei barbieri e parrucchieri”.
La parte contrattualistica tra il Comune e il Collegio è stata curata, trattandosi di oggetti di natura privata, dall’avvocato dell’associazione, Mauro Ferrante, che ha previsto clausole specifica per disciplina dei beni.
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