I militari, nel corso delle indagini, hanno documentato l’attività dell’uomo che, per sfuggire ad eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine, accompagnava la donna sul “posto di lavoro” in autobus, poi, una volta arrivati sulla strada provinciale Tiberina all’altezza di un noto fast-food, a Fiano Romano, si posizionava a una decina di metri di distanza per sorvegliare l’area e controllare l‘attività della moglie.
Alla fine delle prestazioni, la donna indirizzava i suoi “clienti” dal marito, il quale si premurava di incassare i soldi per suo conto.
Addirittura, nelle giornate in cui i “clienti” scarseggiavano, il 36enne suggeriva alla donna di assumere atteggiamenti ancor più “ammiccanti”.
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri hanno posto fine agli “affari di famiglia” ammanettando l’uomo che, dopo le formalità di rito svolte in caserma, è stato posto agli arresti domiciliari.
Sono stati attivati i servizi sociali del Comune al fine di adottare tutti i provvedimenti del caso per fornire assistenza alla donna.