“Attrarre l’attenzione dei giovani sul tema è fondamentale, far conoscere i propri diritti immunizza dai soprusi e dalle violenze. Troppo spesso l’occhio si concentra sulle nostre realtà, dove certamente esistono situazioni degne di attenzione, ma si fa fatica ad allungare lo sguardo oltre, oltre il proprio orticello, oltre i propri confini.
Assumere coscienza, specie da parte dei giovani, dell’esistenza di un insieme di loro diritti, mondiali, sanciti da una convenzione che l’anno prossimo festeggia i 30 anni, è un modo per educarli alla solidarietà, alla prevenzione e alla protezione. Ma soprattutto alla formazione di una cultura del rispetto”, ha aggiunto Garavini.
“A Grottaferrata abbiamo circa 3500 ragazzi nella fascia di età da 0 a 18 anni. Abbiamo scuole che raccolgono ragazzi provenienti anche da comuni limitrofi. Una platea di persone che possono incidere sul cambiamento culturale. Sento il dovere di agire. L’auspicio che ogni ragazzo divenisse ambasciatore del proprio diritto e che il suo esempio potesse essere virale e superare ogni confine”.
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