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Papa Francesco apre il mese mariano invocando la fine della pandemia e la ripartenza delle attività lavorative e sociali

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Papa Francesco è entrato nella Basilica di San Pietro dove questo pomeriggio, presso l’icona della Madonna del Soccorso posta nella Cappella Gregoriana, ha guidato la recita del Rosario per invocare la fine della pandemia e la ripartenza delle attività lavorative e sociali.

Si tratta del momento inaugurale della “maratona” globale di preghiera indetta dal Pontefice per tutto il mese di maggio e che, con il coordinamento del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione, coinvolge 30 Santuari mariani sparsi in tutto il mondo.

L’intenzione di preghiera sarà diversa di giorno in giorno: per il Rosario di oggi è “per l’umanità ferita”. Domani, nel Santuario di Nostra Signora di Walsingham, in Inghilterra, si pregherà “per i defunti”.

Lunedì, nel Santuario di Jesus the Saviour and Mother Mary di Elele, in Nigeria, “per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari”. Martedì, nel Santuario della Madonna di Czestochowa, in Polonia, “per i contagiati e i malati”.

E così via, ogni giorno in un Santuario diverso nei cinque continenti, e con un’intenzione diversa fino al 31 maggio, quando il Papa chiuderà il ciclo di preghiera con un Rosario nei Giardini Vaticani “per la fine della pandemia e la ripresa della vita sociale e lavorativa”.

Ogni giorno alle 18 la preghiera sarà trasmessa attraverso i canali ufficiali della Santa Sede. Oggi il Papa benedirà dei Rosari speciali utilizzati appositamente per questo evento, che saranno poi spediti ai 30 Santuari direttamente coinvolti. Si avvicenderanno alla preghiera e alla lettura alcune famiglie provenienti dalle parrocchie di Roma e del Lazio, insieme ai giovani rappresentanti dei Movimenti di Nuova Evangelizzazione.

Sull’iniziativa, questo pomeriggio il Pontefice ha diffuso un tweet sul suo profilo in nove lingue @Pontifex: “Nel mese di maggio alziamo lo sguardo verso la Madre di Dio, segno di consolazione e di sicura speranza, e #PreghiamoInsieme il Rosario per affrontare insieme le prove di questo tempo ed essere ancora più uniti come famiglia spirituale”.

Il Papa, nel rosario anti pandemia, ha chiesto con forza che le ingenti somme di denaro usate per gli armamenti vengano destinate alla prevenzione di catastrofi come quella della pandemia. “Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro”, ha detto Bergoglio.

”Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione. O Vergine Maria, – ha detto il Pontefice – volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro”.

”Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace – ha detto Papa Francesco – Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute. Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti”.

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