A Lariano presentato “127 gradini a Parigi”, il romanzo di Roberto Candidi

Accogliente e coinvolgente la presentazione del libro “127 gradini a Parigi”, andata in scena nel pomeriggio di domenica 20 febbraio a Lariano, presso il Polifunzionale Tiberio Bartoli di Lariano, dove Roberto Candidi ha presentato il suo primo romanzo

Accogliente e coinvolgente la presentazione del romanzo “127 gradini a Parigi”, andata in scena nel pomeriggio di domenica 20 febbraio a Lariano, presso il Polifunzionale Tiberio Bartoli di Lariano. Roberto Candidi, l’appassionato ed entusiasta scrittore larianese, ha presentato tre brani inediti del suo libro, edito da Efesto. Sua la musica e sue le parole, che hanno rappresentati le tre situazioni in cui è suddiviso il libro: lo “Stupore”, la “Presa di coscienza” e “il delirio”, accompagnandole per la prima volta con i tre brani musicali, rispettivamente “La notte”, “Adulterio” e “La mia terra”.

Quest’ultimo dedicato alla sua amata cittadina Lariano, da cui si era allontanato per esplorare Parigi con la voglia di trovare la sua strada sperimentando, conoscendo e consapevolizzando se stesso. Ed è stata proprio la consapevolezza che lo ha fatto ritornare alle sue radici, mai dimenticate, a cui ha dato nuova vita e linfa in un percorso di crescita  in cui la scrittura ha il posto centrale e la musica, il suo primo amore, gioca un ruolo fondamentale.

Presenti in sala diversi membri dell’Amministrazione  del Comune di Lariano, che ha patrocinato l’evento, nelle figure del vicesindaco Claudio Crocetta, dell’Assessora alla cultura Maria Grazia Gabrielli, l’Assessora alle pari opportunità Chiara Colasanti, l’Assessore all’ambiente Fabrizio Ferrante Carrante, la prof.ssa Sabrina Verri, il dott. Gianluca Casagrande e Tiziana Cafarotti, consiglieri comunali di opposizione.

Nei ringraziamenti finali rivolti a tutti i convenuti, tra cui la presentatrice Lucia Cupellaro e Sofia Bucci per la Mondadori, un posto particolare lo ha riservato all’amico e titolare della Mondadori, Guido Ciarla, il primo che ha creduto in lui supportandolo in questa “iniziazione” e ai suoi due amici con cui ha eseguito i brani musicali, Irene Locuoco, la voce, e Attilio Pampena alla chitarra.

“…Un  ragazzo per maturare e prendere piena coscienza dei suoi sentimenti…deve fare tutti gli sbagli possibili per capire chi e cosa vuole dalla vita. Deve cadere e rialzarsi. Deve farlo senza timore e senza lo sguardo perbenista del prossimo…”, questo il messaggio che ha gridato con forza Roberto rivolgendosi ai giovani, forte della sua esperienza, leggendo un estratto del suo romanzo sulle note della chitarra del suo amico Attilio.

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