Anche quest’anno, in occasione del Giorno della Memoria, la città di Genzano non ha mancato di ricordare le vittime dell’Olocausto. In apertura della celebrazione ufficiale, nel Parco a lui dedicato, è stata deposta una corona di alloro in memoria del genzanese Giulio Amati, morto a Landsberg il 20 aprile 1945, quando aveva appena 31 anni.

La Presidente del Consiglio comunale, il Sindaco, l’Amministrazione e diversi consiglieri comunali hanno preso parte alla celebrazione, che ha visto partecipare attivamente l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti), il Maccabi Roma Motoclub e il JURUCE ODV, col gradito intervento del “nostro” Lucio Allegretti, figlio di un cittadino di origine ebree deportato nel campo di concentramento di Dachau.

Proprio Allegretti scriverà per “Castelli Notizie” la dettagliata cronaca della mattinata, che ha visto presenti anche diversi studenti, riuniti in semicerchio davanti alla targa di intitolazione all’area pubblica, ai piedi della quale è stata depositata dagli agenti della Polizia locale una corona d’alloro, giunta in testa ad un corteo che ha visti schierati il sindaco Carlo Zoccolotti ed altri rappresentanti dell’Amministrazione e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, le forze dell’ordine e la società civile.

Una cerimonia sentita, per i genzanesi, che come tante altre comunità hanno pagato il loro tributo in termini di vittime, che sono state ricordate dalla presidente del Consiglio, Patrizia Mancini, ad apertura della cerimonia.