POLITICA

Pannella in pericolo di vita. Titti e Gallo (Fli Castelli) solidali sull’esigenza di riformare il sistema carcerario

galera

Il presidente del Consiglio Mario Monti, che lo ha visitato in mattinata, lo ha trovato “lucido ed intellettualmente combattivo”, ma certo che lo stato di salute di Marco Pannella, leader dei radicali, è ormai delicato, in conseguenza di uno sciopero della fame e della sete che si protrae ormai da 7 giorni, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni sul sovraffollamento delle carceri.

In proposito Andrea Titti e Nicola Gallo, rispettivamente responsabili dei Circoli Territoriali di Futuro e Libertà di Albano e Frascati, manifestano la loro vicinanza e solidarietà nei confronti di Marco Pannella e della lotta, sua e di Radicali Italiani, in materia di giustizia e carceri. “Ci appelliamo alle Istituzioni ed alla politica tutta – dichiarano gli esponenti dei Castelli Romani di Futuro e Libertà – affinché venga davvero ascoltato il grido di dolore che viene dalle carceri italiane e da tutto il sistema giustizia del nostro Paese, che in queste ore si esprime attraverso lo sciopero della fame e della sete intrapreso ormai da giorni di Marco Pannella. Non solo manifestiamo la nostra preoccupazione per lo stato di salute del leader Radicale – continuano Titti e Gallo – ma auspichiamo l’apertura vera e seria di un percorso riformatore in materia di giustizia, a partire dal sistema carcerario della nostra penisola, realmente rispondente ai dettami della Costituzione e del diritto. Una stagione di riforma che includa anche una sincera discussione sul tema dell’amnistia e della reale possibilità di garantire, sin dalle prossime scadenze elettorali, il diritto di voto agli aventi diritto ora ristretti nei penitenziari come chiede Pannella. Riteniamo inaccettabile e non più scusabile – concludono Andrea Titti e Nicola Gallo – il perdurante stato di “genocidio culturale” messo in atto dall’informazione, sia verso i Radicali ma soprattutto verso temi veri ed importanti come quello della giustizia e il diritto”.

commenta