POLITICA

Velletri – Anche la Carlucci alla prima del Centrodestra di Ladaga presso il ‘Tognazzi’

CIMG5616

 

di Federica Tetti

 

E’ stato un centrodestra che ha scelto la suggestiva cornice del Teatro Tognazzi, croce e delizia delle amministrazioni del passato, quello che domenica mattina ha ufficialmente aperto la propria campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di fine mese. Pur se preceduta appena da qualche tardivo manifesto la presentazione si è svolta dinanzi ad una numerosa platea, che ha seguito attentamente gli interventi dei convenuti, applaudendo calorosamente il candidato sindaco Salvatore Ladaga, cui l’intera coalizione si sta affidando per tentare la riconquista degli scranni più ambiti del palazzo comunale.

Nonostante le diatribe dei mesi scorsi quello apparso al ‘Tognazzi’ è stato un centrodestra che c’ha tenuto a dare di se una parvenza di unità, nella speranza che l’apparire coeso lo renda ancor più unito e competitivo. In prima fila tutti i leader dei 6 movimenti che andranno a supporto di Ladaga: dal Pdl a Fratelli d’Italia, passando per La Destra e le liste ‘Noi per Velletri’, ‘Live-Laboratorio Idee Velletri’ e ‘Cittadini Protagonisti’ (quest’ultima chiara  espressione del gruppo dirigenziale dell’Udc).

Sul tavolo dei relatori, accanto al candidato sindaco, hanno preso la parola Gianni Cerini, del Pdl, Fabio D’Andrea, per Fratelli d’Italia, Riccardo Iannuzzi, in rappresentanza di ‘Noi per Velletri’, Gian Luca Trivelloni, per ‘Cittadini Protagonisti’, Fausto Felci per ‘La Destra’ e Massimo Bacchiocchi, capolista di ‘Live’.

Particolarmente applaudito l’intervento di un energico Fabio D’Andrea, che ha messo il pepe sull’incontro, scaldando i presenti. Nel suo mirino le politiche del Sindaco Servadio, che a detta di D’Andrea “finirà per pagare a caro prezzo la sua arroganza. E’ arrivata l’ora di rinascere – ha detto con impeto -, visto che i velletrani sono pronti a riprendersi in mano la propria città”. 

“Aver ricevuto l’investitura di candidato a Sindaco è un motivo di grande orgoglio – ha esordito un brioso Salvatore Ladaga  –. Siamo convinti di poter competere ad armi pari con la sinistra, non perché lo dicono i numeri e i sondaggi, ma perché abbiamo un programma, una squadra in grado di lavorare per sviluppare un’idea diversa di città, con serietà e trasparenza. Uno degli aspetti più controversi dell’Amministrazione Servadio – ha aggiunto Ladaga –  è che partendo con ben 21 consiglieri di maggioranza è costretta ad iniziare i consigli comunali sempre in seconda battuta per arrivare al numero legale e approvare i propri provvedimenti. Arrivati a questo punto – ha tuonato l’ex esponente socialista – dovremmo ringraziare Servadio per averci ricompattato grazie ai suoi modi di fare che neppure  a sinistra apprezzano…”.

Presto snocciolati i motivi della sua candidatura: “amo Velletri e mi sentivo in dovere di fare qualcosa per la mia città, tenuto conto che sono stati i cittadini stessi a chiedermelo. Importante per questa nuova classe dirigente il tracciato segnato da Natale Di Belardino e Giulio Belipanni che si sono messi a disposizione della causa. Io sono un uomo politico di lungo corso  ed ho deciso di accettare questo impegno perchè voglio lasciare ai miei figli, e soprattutto ai miei nipoti, una città migliore, che cambi ritmo e infili una nuova marcia. Non a caso abbiamo scelto il Teatro Tognazzi come location della nostra presentazione; un  teatro che si trova nella ex 167, prima periferia di Velletri, zona decentrata e a lungo emarginata finché con grande lungimiranza proprio noi non abbiamo avviato la costruzione del Tribunale e di altre opere limitrofe, che portarono enormi benefici alla città”.

Dopo un momento di commozione nel ricordare la sua tormentata vicenda giudiziaria Ladaga ha continuato: “non possiamo dire menzogne o fare promesse che non potremmo mantenere. I cittadini sanno riconoscere i falsi impegni e noi dobbiamo parlare di cose fattibili. La gente non vuole più una politica urlata, fatta di scandali ed accapigliamenti e  i nostri elettori ci chiedono con forza il mantenimento di prospettive di serietà e serenità”.

Sul  programma elettorale Ladaga ha affermato: “lo abbiamo diviso per macroaree e redatto dopo aver ascoltato attentamente le istanze e le preoccupazioni dei cittadini, tenendo bene a mente anche gli errori commessi in passato. Nel mio agire dimostrerò ancora una volta il mio grande rispetto verso il primato della democrazia e non ho intenzione di adottare provvedimenti che non saranno ampiamente condivisi”.

Idee chiare anche per quanto riguarda il tema della sanità: “in passato non sono mai intervenuto in maniera diretta per non entrare in collisione con la mia attività lavorativa, ma le mie radici socialiste mi impediscono di pensare ad un modello di sanità di stampo americano. Credo che i due sistemi di sanità, pubblico e privato, debbano integrarsi tra loro nelle loro specificità e lavorare in sinergia e non in concorrenza per portare ad un livello di assoluta eccellenza”.

Ladaga ha poi ripercorso  i problemi generati dal governo della sinistra cittadina, facendo accenno al “piano dei parcheggi disatteso”, alla “chiusura del San Raffaele”, la “mancata valorizzazione della fonte Santa Maria dell’Orto”, “il fallimento del Co.pro.vi”, “il dissesto prima scongiurato e poi annunciato” e tanti altri aspetti dell’attività amministrativa a suo dire “del tutto negativi”.

Non è mancato un accenno alla questione del lavoro e dello sviluppo: “dobbiamo pensare ad una economia che si rimetta in moto e dia delle risposte ai giovani – ha dichiarato il candidato a Sindaco -. La città ha bisogno di regole, di progettualità e di un’economia che sia a disposizione dei bisogni e delle istanze di tutti”.

Ospite di riguardo a sostegno di questo cammino politico del centrodestra, l’ex deputata Gabriella Carlucci, già parlamentare del Pdl e dell’Udc e sindaco dimissionario della cittadina pugliese di Margherita di Savoia, costretta a rinunciare al mandato per l’ostruzione in seno alla sua stessa maggioranza. “Considero la politica passione e spirito di servizio – ha sostenuto la Carlucci – ma purtroppo non sempre impegnarsi per gli altri porta al risultato sperato. Oggi c’è sempre più bisogno di persone come me, che si danno alla politica con dedizione, visto che si deve far politica non per obbligo, ma per aiutare la gente a risolvere i propri problemi. Fare il sindaco è sicuramente una cosa molto complicata e difficile, ma nello stesso tempo molto gratificante dal punto di vista personale, soprattutto se lo si fa per il bene comune. Il sindaco deve dare ascolto a tutte le istanze dei propri cittadini, controllare le situazioni negative e far fronte al malcontento della gente, di giorno in giorno più consistente, per questo ti auguro  – ha concluso l’ex conduttrice televisiva rivolgendosi a Ladaga – di trovare una maggioranza coesa che garantisca la governabilità della città in un momento che per il Paese è davvero difficile. Così facendo in pochi mesi si potrà portare il territorio alla rinascita”.

 

LEGGI ANCHE:
IL VIDEO DELL’INCONTRO TRA LADAGA E I CANDIDATI CONSIGLIERI DEL CENTRODESTRA 

Più informazioni
commenta