POLITICA

Genzano – Papalia (Fdi-An) furente: ‘chioschi comunali e parcheggi a pagamento. Qualcosa d’inquietante’

genzano chioschi

genzano chioschiSe due anni fa la diatriba sui manifesti ritenuti censurati fece inviperire Papalia, dando inizio ad una lunga schermaglia sulla forma di quella querelle e sulla sostanza di quei manifesti (condanna della Corte dei Conti), è ancora una volta il periodo dell’Infiorata a spingere il giovane capogruppo di Fratelli d’Italia – An a rompere gli indugi, per dire la sua su due argomenti già ‘toccati’ durante l’attuale consiliatura. A fornirgli il destro due situazione ‘calde’, scaturite da recenti sviluppi di Palazzo.

“Dal 2011 – premette Papalia – diverse sono le interrogazioni presentate in merito alla situazione dei dieci chioschi comunali, quelle strutture comunali posizionate in zone centrali che sono state concesse con apposita convenzione a privati per utilizzi commerciali. Dal prospetto consegnatoci dai rispettivi uffici comunali si apprende che per alcuni la convenzione risulta assente e che il canone previsto varia dai 1.000  ai 4.000 euro annui. Indubbiamente – continua Papalia – si tratta di canoni decisamente agevolati che forse andrebbero rivisti. Esercizi commerciali situati in zone meno centrali, che non utilizzano strutture comunali, si trovano costretti a pagare una simile cifra al mese mentre qui si tratta addirittura di canoni annui. Per quanto opportuno da parte del Comune applicare tariffe agevolate forse sarebbe opportuno aumentare queste tariffe considerando che i locali in questione sono tutti adibiti ad attività commerciali site in pieno centro. Mentre la maggior parte dei proprietari delle attività commerciali del centro di Genzano si vedono costretti a pagare onerosi affitti per attività analoghe  sarebbe quindi opportuno garantire un’equa competitività”.
“Ulteriore spunto di riflessione su questo argomento – aggiunge ancora il consigliere di Fdi – è quello riguardante un chiosco oggetto di numerose interrogazioni, del quale titolare della concessione è il fratello dell’ex assessore piddino al Patrimonio e Bilancio, Bruno Romagnoli. Dopo mesi di attesa abbiamo appreso che il titolare non ha sottoscritto la convenzione e che il Comune è stato costretto ad attivare i legali per il recupero delle somme non versate. L’oggetto dell’ultima delibera prevede l’esecuzione forzata da parte del Comune per il recupero delle somme e per il rilascio dell’immobile. Quello che fa riflettere di tutta questa vicenda è che nonostante il contenzioso in atto il Sindaco, in accordo con tutta la sua maggioranza, ha ritenuto opportuno nominare come assessore al Bilancio e Patrimonio il fratello di una persona in causa con il Comune e con un simile contenzioso in atto. L’ipotesi di un eventuale conflitto d’interessi non è stata presa neppure in considerazione, senza dimenticare il danno economico nei confronti del Comune tra mancato incasso e avvocati da pagare. Sempre per quanto riguarda i chioschi comunali abbiamo richiesto anche il dettaglio in merito all’accatastamento dei chioschi. Diversi non sono accatastati e per i pochi che hanno l’accatastamento non si hanno notizie in merito alle modalità di scelta dei professionisti che ne hanno curato le procedure”.

parcometro genzano“L’altra delibera piuttosto preoccupante – aggiunge ancora Fabio Papalia – è quella riguardante i parcheggi a pagamento. Numerose sono le sollecitazioni presentate per riattivare questo servizio ma non ci aspettavamo di certo un simile provvedimento. E’ stato infatti deciso l’aumento del numero dei parcheggi a pagamento da 315 a 500. Da luglio si pagherà anche sotto la Piazza, sotto la Chiesa e in prossimità della Posta. Ciliegina sulla torta è l’aumento anche delle tariffe da 0,65 € a 1,00 euro. Verificheremo se questa delibera rispetta la normativa vigente riguardante la proporzione dei parcheggi non a pagamento. Certa è una cosa – conclude il giovane esponente di centrodestra -: la Giunta Gabbarini in 3 anni è riuscita ad aumentare tutte le imposte e tariffe comunali. Davvero un primato inquietante”.

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