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A Marino un Comitato lotta strenuamente per ridurre le tariffe comunali

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 tariffeDa oltre un mese si stanno svolgendo assemblee pubbliche in diversi quartieri del comune di Marino con lo scopo di organizzare la popolazione per ottenere riduzioni ed esenzioni sul pagamento della TARI (Tassa sui Rifiuti) in base al reddito del rispettivo nucleo familiare e, contestualmente, un miglioramento del servizio che costa caro ai contribuenti ma è del tutto scadente.
A parte il costante grado di sporcizia in molte zone che tutti possono riscontrare con i propri occhi (e con il proprio naso), va ricordato che la differenziata  di fatto non esiste: 80 kg su 100 finiscono infatti tali e quali nella discarica di Roncigliano, avvelenando le falde acquifere e l’aria respirata da migliaia di residenti, i quali tra l’altro da anni si battono con il Coordinamento contro l’Inceneritore per la chiusura del sito gestito da Cerroni.
Per questo, l’Assemblea per le Autoriduzioni si prefigge due obiettivi riguardanti il servizio-rifiuti:

1)  Agevolazioni, riduzioni ed esenzioni per nuclei familiari con basso reddito
2) Avvio della differenziata porta a porta finalizzata al massimo riuso e riciclo possibile (cioè senza produzione di combustibile da rifiuto o digestato)

Tra i dati più evidenti, emerge come l’attuale Amministrazione Comunale stia favorendo da ormai due anni alcune categorie produttive e commerciali con sconti del  50% sulla TARI per produttori di ciambelle al mosto, confetti, fiori di plastica, aziende agrituristiche, aziende vitivinicole e di imbottigliamento.
Tutte attività che singolarmente producono più rifiuti di una famiglia.
Se si è pensionati, operai, disoccupati, sottoccupati, precari, cassintegrati o comunque in difficoltà economiche non si viene considerati “degni” di simili sconti.
Ricordiamo che la “Multiservizi dei Castelli di Marino” chiede 8.200.000 euro per il “servizio” e che l’intero importo va ripartito su tutti i contribuenti, siano famiglie o aziende. In altre parole, lo sconto del 50% per le attività di cui sopra viene pagato da tutti gli altri contribuenti.
Per fare un esempio, se una famiglia di 3 persone che vive in un appartamento di 50 mq pagava fino al 2013 circa 145 euro, adesso ne deve sborsare 290, cioè esattamente il doppio.
Comparando poi le richieste economiche della “Multiservizi” di Marino con quelle di “Ambiente spa” per Ciampino e di “Volsca” per Albano (tutte città di 40.000 abitanti), risulta che queste ultime due società effettuano il servizio chiedendo circa 6.600.000 euro (e Ciampino fa oltre il 60% di differenziata), cioè il 20% in meno della Multiservizi. Come mai a Marino il costo è così elevato?
Un altro fatto sconcertante riguarda la mancata costituzione di parte civile del Comune di Marino al processo in corso contro Cerroni e soci, accusati di aver truffato i Comuni castellani per circa 12 milioni di euro proprio sui rifiuti che finiscono nella discarica di Roncigliano. Tutti gli altri Comuni castellani, anche quelli che non brillano per le politiche sui rifiuti, si sono costituiti parte civile per chiedere eventuali risarcimenti (che potrebbero essere usati per abbassare la tariffa), mentre questa Amministrazione Comunale non lo ha fatto:  è ora di fare emergere il perché di simile scellerata scelta politica ed economica a danno della collettività.
Vogliamo sottolineare come tre settimane fa è stato formalmente richiesto un incontro all’Assessore al Bilancio e ai Tributi, Arianna Esposito, ma ad oggi non siamo stati degnati di risposta.
Va bene così, continuiamo ad organizzarci e vedremo di autoridurci la seconda e la terza rata, non per ripicca ovviamente ma per difficoltà economiche e per quanto sopra esposto. Altrimenti faremo anche noi ciambelle al mosto durante le settimane in cui si producono, ad ottobre, così da essere a norma col regolamento comunale.
Chi ha di più paghi di più, chi ha di meno deve pagare di meno perché gli aumenti sulla TARI sono ingiusti, ingiustificati e, non ultimo, vengono pagati principalmente dalle fasce deboli. Infatti, il 17% dei contribuenti evade il 34% del tributo, ovvero mediamente l’evasione è fatta dai contribuenti più benestanti.
In attesa di un incontro con l’Assessore al Bilancio e ai Tributi, informiamo che la prossima assemblea si svolgerà presso il parcheggio di Santa Rita alle case popolari via Pietro Nenni, giovedì 23 luglio, alle ore 19. 
Infine, stiamo raccogliendo le firme a sostegno della lettera allegata a questo comunicato, che riporta quanto esposto finora ed è una dichiarazione di intenti sul provvedere autonomamente ad una riduzione della tariffa qualora l’Amministrazione Comunale non venga incontro alle nostre legittime e motivate richieste.

ASSEMBLEA PER LE AUTORIDUZIONI