POLITICA

Velletri – Andolfi (Verdi) non ci sta: ‘Gli alberi ancora vivi decapitati e quelli morti risparmiati’

Albero in piazza Caduti sul Lavoro

 

Massimo Andolfi

Massimo Andolfi

Tocca ancora una volta a Massimo Andolfi, dirigente nazionale dei Verdi, farsi palladino di quanto accade in città in tema di politiche ambientali. Se, al di là della sempre presente associazione ambientalista ‘La Spinosa’, certe tematiche non sembrano solleticare più di tanto maggioranza ed opposizione, l’ex consigliere comunale dei Moderati per Velletri, torna sul repentino taglio di alcuni pini e cipressi, fatti fuori nei mesi scorsi da alcuni operai comunali (leggi qui).

 “La scorsa primavera – ricorda Andolfi – l’ Amministrazione comunale fu presa da un irrefrenabile necessità di taglio di alberi verdi, dal secolare cipresso di via di Ponente ai lecci di viale Roma, per non dimenticare i pini di piazza Garibaldi. Alberi – ricorda Andolfi – eliminati in nome di una presunta pericolosità.

Uno degli alberi ormai secchi presenti su Piazza Caduti sul Lavoro, proprio di fronte la sede vescovile

Uno degli alberi ormai secchi presenti su Piazza Caduti sul Lavoro, proprio di fronte la sede vescovile

Ma proprio in quei giorni, gli stessi in cui si decise di decapitare alberi in ottime condizioni, vi erano altre piante che erano già nelle pessime condizioni in cui ancora oggi si trovano. Pensavo che negli sciagurati provvedimenti che hanno portato a tale scempio fossero stati inseriti anche gli alberi morti, ma evidentemente mi sbagliavo perchè sono passati oltre 6 mesi, svariate ricorrenze e feste che hanno richiamato migliaia di visitatori, ma nelle centrali piazza Caduti sul Lavoro e viale Bruno Buozzi gli scheletri continuano a fare brutta mostra di se.

Uno degli alberi secchi su via Buozzi

Uno degli alberi secchi su via Buozzi

“Aver eliminato, e non sostituito come qualcuno aveva preso impegno, alberi verdi vivi e vegeti per motivi di sicurezza e poi non aver provveduto a mettere in sicurezza dove serviva – aggiunge e conclude Andolfi – stona e ancora di più indigna per il poco rispetto che si ha per il patrimonio arboreo cittadino. L’auspicio è che chi di dovere provveda quantomeno ad eliminare il pericolo e a ripristinare il decoro”. 

 

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