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Velletri – La stazione allagata: cosa si farà per prevenire il riformarsi di quella ‘piscina’?

stazione velletri allagata

stazione velletri allagataL’hanno chiamata in tutti i modi, partendo da ‘tempesta’ per arrivare a ‘bomba d’acqua’. Poi i giorni sono passati, il tempo si è stabilizzato e, come spesso accade in Italia, ci si è dimenticati di tutto, non apportando alcun correttivo a quello che, in qualche modo, poteva essere andato storto.  

Se per molti si è trattato ‘solo’ di un semplice temporale di stagione, forse solo un po’ più violento della media, quello che ha lasciato sul campo è da ‘bollettino di guerra’.  Il temporale che ormai quasi 2 settimane fa si è abbattuto sui Castelli ha allagato tante strade, che complici le tante buche disseminate sul territorio, più di qualche gomma l’hanno squarciata, provocando l’ira degli automobilisti, costretti a dimenarsi con crick e ruote sostitutive proprio mentre dal cielo continuava a piovere in maniera torrenziale.

Ma se dalle strade del vastissimo territorio castellano un ‘regalino’ del genere c’era da aspettarselo, certamente si credeva che la stazione ferroviaria di Velletri potesse reggere all’ondata d’urto della pioggia. Così non è stato, se è vero che i pendolari che sono transitati di lì nella serata di mercoledì 14 ottobre si sono trovati a dover attraversare una vera e propria barriera d’acqua, mentre qualcuno cercava di tirar via l’acqua con qualche secchio di fortuna. Completamente allagato l’ingresso della stazione, con scene che almeno da quelle parti non si erano mai viste. La conta dei danni è ancora da quantificare, ma di certo l’accaduto acuisce le polemiche di una zona non immune da critiche. E allora sul web impazza lo sdegno di cittadini e pendolari, tanto che c’è chi arriva persino a contestare aspramente il sistema della viabilità che circonda il Nodo di Scambio.

“A pesare, in caso di pioggia sostenuta, sembrano essere le acque meteoriche che fluiscono giù dal tratto di Appia parallela alla stazione e dalla zona di viale Marconi. Per quale ragione – si chiede un semplice cittadino attraverso il gruppo facebook di ‘Miglioriamo Velletri’ – non è stato predisposta una griglia per la raccolta delle acque prima del piazzale della Stazione? Eppure ci vorrebbe talmente poco a fare un canaletto sul bordo strada di nemmeno 200 metri per farlo riversare nel fosso della Regina. Può essere che non si prevedano prima certe situazioni?”. Sperando che quanto accaduto serve da monito per trovare le giuste contromosse che arginino i danni causati dal ripetersi di certi fenomeni meteorologici, è eloquente quanto dichiarato da un pendolare, la cui testimonianza su quanto accaduto in quei minuti appare davvero eloquente: “la prossima volta propongo di girare coi trattori. Sono ritornato a casa sano e salvo, ma non c’era una sola via, sia in centro che in periferia, che non fosse distrutta. Via Appia, dalla rotatoria della stazione fino al ponte della ferrovia, era completamente impraticabile, anche a 5 km/h”.

 Cosa si è fatto, nel frattempo, per evitare il ripetersi di una situazione del genere? Il dubbio è che non si sia fatto proprio nulla…

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