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Velletri, in tanti sul Monte Artemisio alla manifestazione del Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani fotogallery

Velletri, il 4 maggio sul Monte Artemisio la manifestazione del Comitato di Protezione Boschi (FOTO)

Sabato 4 maggio, un numeroso gruppo di cittadini si è diretto sul Monte Artemisio, rispondendo all’appello del Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani. Il sit-in mirava a valutare lo stato dei boschi tagliati a ceduo e a discutere con le forze ambientaliste e i cittadini interessati i rischi per l’ecosistema locale. La camminata si è svolta tra i sentieri del Parco, nel territorio di Velletri, dove gli organizzatori hanno illustrato l’importanza archeologica e naturalistica dell’area, riconosciuta come sito di interesse comunitario, e hanno poi provato ad evidenziare quelli che, a loro dire, sono i danni causati dai tagli cedui intensivi.

Il Comitato ha sottolineato come la manifestazione segua l’inizio del processo contro “la ditta responsabile della gestione del taglio degli alberi di 1/3 dei boschi dell’intero Monte Artemisio, nel Comune di Velletri. L’accusa a carico della ditta, che si è aggiudicata l’appalto decennale nel 2018, è di peculato per aver tagliato più alberi del consentito. La corte ha già ascoltato i testimoni dell’accusa, tra cui l’allora consigliere comunale delegato al patrimonio boschivo del Comune di Velletri (Carlo Quaglia, ndr) e l’ex vigile silvano (Albero Bartoli, ndr) incaricato della sorveglianza del taglio. Entrambi hanno confermato le accuse, evidenziando come a loro parere siano stati tagliati anche alberi diversi dal castagno, tra cui una quercia”.

Nel corso della manifestazione, i partecipanti hanno espresso preoccupazione per il fatto che la ditta imputata continui a operare sul Monte Artemisio, nonostante il processo in corso e il fatto che il Comune di Velletri si sia costituito parte civile. La difesa ha chiesto di sentire nuovi testimoni, il che ha portato a un rinvio del processo al 4 febbraio 2025, un rinvio significativo che, a quanto pare, lascia campo libero alla ditta per continuare le sue attività.

Nel corso del sit-in il Comitato e i manifestanti hanno nuovamente richiesto all’Amministrazione comunale di Velletri di ritirare immediatamente la concessione alla ditta, fino alla sentenza del Tribunale.

Particolarmente apprezzato l’intervento dell’agronomo Fabrizio Dezi, che i manifestanti hanno “riconosciuto” come tecnico che ha redatto i progetti di taglio per il Comune e coordinatore tecnico della ditta, che si è presentato per dialogare con i manifestanti e spiegare nel dettaglio come si svolgono i tagli. “Mostrando disponibilità e competenza, e delucidando i presenti sulle tecniche di taglio, Dezi non ha negato le sanzioni ricevute dalla ditta, ma ha cercato di spiegare nel dettaglio come si svolgono di consueto le attività di taglio, dando informazioni utili alla conoscenza dei presenti”.

La situazione sul Monte Artemisio, è evidente, è complessa e richiede un’attenzione continua. I manifestanti non hanno mancato di porre in evidenza che nel Parco “si sversano tonnellate di rifiuti e si aprono autostrade per agevolare il taglio degli alberi, con danni significativi”.

Il Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani ha ricordato come di recente abbia effettuato segnalazioni formali all’Ente Parco, ai Carabinieri Forestali e al Comune di Rocca di Papa, ma non avrebbe ricevuto risposte soddisfacenti.

Sabato 11 maggio, i manifestanti torneranno a Velletri, questa volta nel centro storico, per una assemblea pubblica cittadina. L’obiettivo è continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le autorità a intervenire per proteggere i boschi e il patrimonio naturale dei Colli Albani.

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