A pochi minuti dall’inizio dello spoglio elettorale arriva il commento a caldo di Marta Elisa Bevilacqua, che alla vigilia del voto aveva spiegato, a chiari lettere, quali fossero i motivi, a suo dire, per bocciare la Riforma costituzionale, lei che non ha mancato di partecipare a cerimonie in cui si finiva per spiegarne i capisaldi, sino a farne dono ai neo 18enni. “Che bella giornata per la democrazia” è stato l’epilogo della riflessione dell’ex vicepresidente del consiglio comunale di Genzano. “Per i greci la colpa peggiore era la tracotanza – ha esordito -. In ogni tragedia, non appena un personaggio si macchiava di tale colpa, necessariamente scattava la vendetta divina. Pretendere che un popolo si facesse cambiare la Costituzione più bella del mondo a colpi di slogan è stato troppo. Pretendere di fare gli uomini soli al comando a dispetto di qualsiasi minoranza fa sì che un popolo a schiena dritta ti boccia e il cambiamento – ha concluso – non sempre è sinonimo di miglioramento”.
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