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Velletri – Sanità, l’Ospedale di Velletri non chiuderà! Mostarda (Dg Asl Rm6): ‘Stiamo valutando specifici interventi’

ospedale velletri

Aleggiano nuove ombre sul futuro dell’Ospedale di Velletri, che l’incedere degli anni e i continui tagli sull’altare della spending review hanno finito per depotenziare, con continui tagli ai posti letto e chiusure di reparti. Tuttavia sembrerebbero destituite di fondamento le voci di una imminente chiusura del “Paolo Colombo”, alimentate da un articolo pubblicato su una testata nazionale e dai commenti dei cittadini, piuttosto allarmati, che hanno fatto seguito allo stesso. Il timore è stato confinato nella certezza che l’apertura dell’Ospedale dei Castelli, prevista per il 2018, potesse comportare l’anticipata fine del nosocomio di via Ginnetti, il cui destino, tuttavia, non è mai stato legato a quello del Polo in via di conclusione lungo la via Nettunense, nel territorio comunale di Ariccia.

“Tutto è frutto di un accordo di programma che risale al 2007 e non all’improvvisazione” ha tenuto a precisare il Direttore Generale della Asl Rm6, Tarcisio Mostarda. Un accordo di programma che prevede proprio le chiusure degli ospedali di Albano, Ariccia e Genzano, che continueranno comunque a ‘vivere’, ma lo faranno su basi diverse da quelle tradizionali. “Dobbiamo disegnare un’offerta extraospedaliera che sia legata al fabbisogno del territorio – ha svelato Mostarda -. La logica – ha precisato – sarà quella di ottimizzare gli spazi a vocazione sanitaria, ovvero i singoli presidi, senza fare dispetto ad alcuno”. Delle ‘Case della Salute’, per dirla col linguaggio d’oggigiorno. 

Il Dg della Asl Rm6, Narciso Mostarda

Alcuna menzione all’ospedale di Velletri, fino a quando proprio ‘Castelli Notizie’ ha chiesto lumi al direttore dell’Azienda Sanitaria Locale circa i destini del nosocomio veliterno, autentico punto di riferimento per popolazione piuttosto numerosa, che non comprende soltanto la città di Velletri, ma buona parte dei cittadini del territorio circostante. Mostarda non ha certo provato a ‘vendere fumo’, ammettendo i problemi e auspicando interventi migliorativi. “Adeguare ed adattare  è un impegno serio che ci siamo presi – ha svelato – e stiamo valutando possibilità di fare specifici interventi, sebbene in un momento del genere ci si veda costretti a valutare bene costi benefici di ogni cosa che si fa. L’intenzione non è affatto quella di chiudere i presidi – ha aggiunto -, ma di tenerli e tenerli bene. Certamente per avere un quadro della situazione più chiaro sui flussi sarà importante capire cosa cambierà per l’intero quadrante in occasione dell’apertura dell’Ospedale dei Castelli. Al momento gli ospedali della zona hanno flussi di accesso al Pronto soccorso piuttosto simili tra loro, ad eccezione di Anzio, che predomina”.

Proprio lo stato del Pronto soccorso dell’ospedale veliterno rappresenta una delle lacune più eloquenti del ‘Colombo’ e vani sono stati sinora i tentativi di trovare spazi in una ulteriore ala della struttura. In questo contesto non va trascurato l’impegno messo in campo dal personale, costretto a dimenarsi tra spazi ridotti ed un organico sottodimensionato.

Ciononostante, così come testimoniato da Mostarda, i fari sull’Ospedale veliterno sono e restano accesi, “tanto più che proprio a Velletri – ha evidenziato il Dg della Rm6 – dal 1° febbraio abbiamo implementato l’organico con un nuovo medico, visto che è presente un’unità operativa  di Chirurgia vascolare che funziona davvero bene”. 

 

 

DaLe

SPECIALE SANITA’ – Narciso Mostarda (Asl Rm6): ‘Ospedale dei Castelli, tutto procede per il meglio’. Confermata l’apertura per il 2018