CRONACA

VELLETRI, DOPO L’ENNESIMA RAPINA IN VILLA MONTA LA PAURA

rapina

Dopo aver seminato il panico tra numerosi esercizi commerciali gli svaligiatori seriali ‘veliterni’ sono tornati a colpire con una rapina in villa. Lo hanno fatto nelle scorse notti in un’abitazione nella prima periferia veliterna, in via Fontana Acquavivola, la strada di congiunzione tra la provinciale Caranella e la statale Appia.

Attimi di terrore per i due occupanti, una giovane coppia sorpresa nel cuore della notte, poco dopo le 4 e mezza. Tre i malviventi introdottisi nella villa, dopo aver manomesso il cancello forzando i braccetti, danneggiato la videosorveglianza e divelto una persiana. Una volta dentro i 3 ladri, coperti di passamontagna, si sono diretti nella camera da letto, dove hanno svegliato la coppia intimandogli di consegnare tutti i preziosi e i contanti a disposizione. Terrore per i due, in special modo per la donna, giunta al settimo mese di gravidanza e in preda ad un comprensibile stato di choc. Dopo essere stato malmenato il compagno, figlio di un noto imprenditore e dirigente politico veliterno, è stato invece legato e reso inoperoso. Subito sono scattate le violenze verbali nel tentativo di venire a conoscenza della collocazione della cassaforte. Una volta constatane l’assenza i tre, muniti di pistole, sono riusciti a farsi consegnare quanto di prezioso la coppia deteneva, compresi degli orologi Rolex, gioielli e denaro contante, per un valore totale di circa 15mila euro. Una volta dileguatisi i rapinati, ancora in preda al panico, hanno avvisato il Commissariato di Polizia, che in breve tempo ha mobilitato gli agenti dell’anticrimine e gli esperti della Scientifica, cui è toccato raccogliere le testimonianze e cercare ogni indizio utile a risalire agli autori della rapina, dall’evidente accento straniero. La rapina fa il paio con quella effettuata nei mesi scorsi a Colle Ottone, quando ad essere presa di mira fu la villa del giornalista Ivano Selli, dalla quale dei balordi arraffarono beni per un bottino del valore totale di 100mila euro.

Instancabile il lavoro di indagine, prevenzione e repressione di Carabinieri e Polizia, che pure si trovano a fare i conti con un territorio molto vasto e la penuria di mezzi e personale a disposizione. Ciononostante gli appelli sono finalizzati alla necessità, da parte dei cittadini, di fornire ogni particolare utile, non tralasciando di segnalare fatti anomali e accadimenti sospettosi.

 

 

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