Attualità

“Abbiamo paura!”. L’accorato appello delle donne di Velletri

no alla violenza sulle donne

Mentre continua la capillare caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine, da giorni impegnate a dare un’identità al folle che nei giorni scorsi ha molestato e rapinato alcune donne, violentando barbaramente una 19enne, sono proprio le ‘Donne di Velletri’, simbolicamente racchiuse in una lettera che le raggruppa, a scendere in campo con un appello che testimonia appieno la paura di questi giorni. La lettera aperta è stata indirizzata al Sindaco, ai Comandanti delle varie forze dell’ordine, a tutti i mariti, padri, compagni e fratelli. Insomma, vi si legge, ‘a tutti gli uomini’.

“Ogni giorno la cronaca racconta di violenze, aggressioni stupri e omicidi che riguardano le donne. La violenza sulle donne è, o dovrebbe essere considerato un problema che riguarda la collettività, un’emergenza sociale. E ora questa piaga tocca tutte noi da molto vicino. Gli ultimi eventi accaduti alle figlie, alle mogli, alle sorelle, alle nipoti, alle compagne e alle madri di questo territorio ci terrorizza, ci umilia e ci sconvolge.  Il silenzio, l’omertà, la mistificazione, legittimano la violenza. Esiste una questione femminile perché in realtà esiste una questione maschile. E finché non si rivedono alcuni modelli, la violenza continuerà .Il problema sta nella mente dei signori uomini, problema che dovrebbe chiamare all’azione tutti.

Non vogliamo assolutamente fare di tutta un erba un fascio o puntare il dito contro chi non è nato in questa città o in questa nazione, ma bensì porre l’attenzione su una scellerata violenza che un individuo di sesso maschile sta perpetuando verso di noi che restiamo, come sempre è stato,il bersaglio più semplice e più appetibile. 

“ABBIAMO PAURA” e non ci sentiamo più libere di muoverci per andare a lavoro, a fare la spesa, a portare i figli a scuola, o solo di fare una passeggiata e ancora e ancora…Ci chiediamo se qualcuno pensa a noi come noi pensiamo ai figli ai mariti ai padri, ai fratelli, ai nonni ai compagni e perché no anche agli amanti; tutto questo sempre nel rispetto della democrazia e della libertà che ogni individuo dovrebbe possedere sin dalla nascita. Sappiamo che tutti voi pur essendo uomini, siete anche padri mariti fratelli e compagni e sicuramente anche la vostra sensibilità è stata toccata. 

Pertanto vi rivolgiamo un appello accorato affinché da parte di tutti e in particolare da parte delle istituzioni si faccia quanto è necessario per restituire alle donne il pieno rispetto della loro dignità e libertà.

– aumentiamo la sorveglianza, illuminiamo i luoghi più oscuri, installiamo telecamere nei parcheggi e via dicendo…”.

 

Da “Il silenzio degli uomini” di IAIA CAPUTO:

“I nuovi maschi sono così simili ai vecchi: scambiano l’amore e la libertà con il potere, il denaro, il sesso. Combattono sempre un nemico, reale o immaginario. Comprano donne, le stuprano, le uccidono. Forse è arrivato il tempo di parlare finalmente della “questione maschile”. Ma per farlo è necessario rompere “il silenzio degli uomini”.

 

Le Mogli, le Madri, le Figlie, le Sorelle…LE DONNE

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