Dopo pochi giorni dall’invio di una sacca di sangue placentare in Alabama (USA) per salvare una bambina, anche in questo caso la persona interessata aveva esaurito tutte le opzioni terapeutiche ed il trapianto di cellule staminali compatibili rimaneva l’ultima speranza di sopravvivenza.
“Ecco, oggi con questo risultato tra le mani proviamo una forte emozione, ed è con questo sentimento che sarebbe bello stringerci tutti insieme in un simbolico abbraccio”.
Grandissima la soddisfazione, per questo nuovo successo, da parte del Direttore Generale, dott. Fabrizio d’Alba e del Direttore Sanitario Aziendale, dott. Narciso Mostarda che, congiuntamente, ringraziano per l’impegno e per l’abnegazione dimostrata da tutto il personale impegnato in questo ambito, a partire dal Direttore del Coordinamento Aziendale dei Trapianti, dott. Fabio Ambrosini, fino a tutti gli operatori impegnati nelle diverse mansioni: medici, ostetriche, infermieri, autisti e collaboratori. E’ doveroso ricordare che anche in questo caso, come in tutti gli altri, hanno dato il loro entusiastico contributo di collaborazione i Reparti di Ostetricia e Pediatria. Un grande ringraziamento va, infine, a tutte le mamme che rendono possibili tali donazioni.
Negli ospedali dell’Azienda non viene però solamente donato ed utilizzato il sangue cordonale e la placenta. E’ ormai da oltre tredici anni che nelle nostre strutture vengono eseguiti prelievi post -mortem di organi e tessuti destinati al trapianto. Molti di tali trapianti sono stati rivolti a nostri concittadini, altri invece sono andati a riceventi fuori regione, consentendo loro di vivere o di migliorare la propria qualità di vita.
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