CRONACA

L’Italia trema ancora: crolli e dispersi nel terremoto che ha colpito l’isola di Ischia

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Un terremoto di magnitudo 4.0 (e non 3.6 come sulle prime è stato diffuso) ha provocato stasera danni a Ischia, dove si registrano crolli, decine di feriti, dispersi ed almeno un morto, una donna colpita dai calcinacci di una chiesa. Ma il bilancio, così come certificato dall’Ansa, rischia di essere molto più grave, perché sette persone risultano sepolte sotto le macerie. Panico tra le migliaia di turisti che affollano l’isola. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni segue gli sviluppi della vicenda, mentre il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo.
La scossa si e’ verificata alle 20.57 ad una profondità di 10 chilometri. I comuni più vicini all’epicentro sono Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d’Ischia e Casamicciola Terme. Nelle case cadono oggetti, sussultano e si abbattono i mobili, nei negozi la merce cade dagli scaffali e piomba il buio per un black out che ha interessato diverse zone dell’isola. La gente si riversa in strada: paura, scene di panico. Centinaia di telefonate ai Vigili del fuoco, che avviano immediatamente le verifiche, insieme ai team della Protezione civile. Anche le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare danni e prestare soccorso.
A Casamicciola la situazione è subito apparsa drammatica. In piazza Maio una palazzina abitata è crollata. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati.
Ci sono diversi feriti e alcuni dispersi. Sul posto carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, ambulanze. Verso le 23, proprio da Casamicciola, arriva la notizia che una donna è morta colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio.
E poco dopo si apprende che i soccorritori stanno cercando di recuperare sette persone rimaste sepolte per il crollo di un’abitazione sempre in una strada di Casamicciola. Secondo un primo bilancio reso noto da fonti di polizia e carabinieri vi sono 25 feriti. Ma anche in altre zone dell’isola la situazione è pesante.
“Ho visto lesioni lungo una parete dell’albergo che ci ospita. Al momento della scossa siamo scappati tutti in strada. Ho avuto tanta paura”, dice all’ANSA un professionista, in vacanza nell’isola, a Lacco Ameno. In questa località – spiega il sindaco, Giacomo Pascale – è stato evacuato l’ospedale Rizzoli per la presenza di numerose crepe. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura. Sempre da Lacco Ameno arriva la testimonianza di Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante.
Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”.
Per i soccorsi alla popolazione dell’isola e’ scattato il piano di emergenza sanitario: l’unita di crisi del Cardarelli e’ stata mobilitata per eventuali necessita’ di trasporto in eliambulanza.

E’ nel frattempo stata allestita, ed è pienamente operativa, un’area di pronto soccorso esterna all’ospedale Rizzoli, in attesa delle verifiche di staticità sulle strutture. Sono pronti, invece, i trasferimenti in eliambulanza ed idroambulanza dei pazienti ricoverati nel reparto Rianimazione: è attiva la rete del soccorso 118. Sono inoltre disponibili 3 traghetti Medmar e Caremar per eventuali ulteriori trasferimenti.

“Pur senza accesso ai dati, penso che 3.6 magnitudo del terremoto di Ischia sia una sottovalutazione. Anche la profondità è da verificare”. Lo ha scritto su Twitter, a proposito del terremoto di Ischia, Enzo Boschi, ex presidente dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

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