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“Sono io la mamma che ha contratto il Coronavirus”: la coraggiosa testimonianza di Linda, 27enne di San Cesareo

un cuore per linda

a cura di Eliana Lucarini

E’ il pomeriggio di sabato 14 marzo, quando il Sindaco di San Cesareo, Alessandra Sabelli, attraverso un comunicato stampa sulla pagina FB del Comune conferma la notizia della positività al Covid-19 di un cittadino. Dopo avere invitato tutti alla massima calma, si appella affinché sia rispettata la privacy del concittadino e affinché non siano divulgati messaggi allarmistici sui canali social.

La notizia, però, circolava già da diverse ore e tanti messaggi sull’argomento avevano già fatto impazzire diverse chat e gruppi vari. Il panico del contagio aveva già iniziato il suo corso e quando si entra in questo vortice, spesso, la realtà non è più percepita per quella che è e molte persone, istigate dalla paura, iniziano a farneticare.

L’ignoranza, dal canto suo, ci mette lo zampino e succede una delle cose più deplorevoli che possa accadere in queste circostanze: la noncuranza dell’altro e la discriminazione prendono il sopravvento. Dopo poche ore, il Sindaco è costretto a scrivere ancora un appello accorato su FB, per invitare i cittadini a non diffondere panico e a non dimenticare i principi di solidarietà di una comunità.

Tanti i messaggi e una miriade di voci, anche infondate, circolano. In tarda serata, su un gruppo FB locale della cittadina appare un messaggio che porta con sé tanta amarezza e sconforto, ma che rivela anche un grande coraggio.

linda andrà tutto bene

Un messaggio che arriva proprio dal diretto interessato, o meglio, dalla diretta interessata: “…allora sono io la mamma che ha contratto il virus. A volte, ci sono momenti molto particolari in cui ognuno di noi ha bisogno di spazio per comprendere quello che sta succedendo. Mi sono arrivati dei messaggi che stanno divulgando davvero squallidi…”.

Con una sorta di cavalleria di altri tempi e tanto, tanto coraggio la giovane donna dichiara di aver contratto il virus. Arrivano, così, numerosi pensieri di tanti suoi concittadini che cercano di darle conforto e sostegno in questo drammatico momento. Tanti la invitano a non dare peso a chi ha “farneticato” nelle ore precedenti e lei ringrazia tutti.

L’affetto di una città intera, fortunatamente, fa dimenticare ben presto a questa giovane mamma l’ignoranza, la discriminazione e la cattiveria di pochi. Sono tanti i cartelli apparsi in tutta la cittadina, da ieri a oggi, con pensieri e parole di affetto e di augurio per una pronta guarigione.

E’ lei, Linda Veccia, la giovane mamma che, malauguratamente, come potrebbe capitare a chiunque, ha contratto casualmente il Covid-19. Una mamma che ama profondamente i suoi tre bambini, che sono per lei tutta la sua vita. Oggi, Linda, appena 27enne, non ha più paura di dichiarare di aver contratto il coronavirus, quella parola che tanto la spaventava qualche giorno fa, quando all’improvviso una telefonata dall’ospedale di Palestrina la faceva entrare in questo tunnel.

forza linda

Linda è una donna “tosta” e, certamente, sarà più forte di chi con vane chiacchiere discriminatorie si è reso misero dinanzi al mondo intero. Linda è a casa e ha diversi sintomi di questo subdolo virus, ma è seguita scrupolosamente dai medici dell’Ospedale di Colleferro che in giornata faranno i tamponi anche a tutti i suoi familiari.

Linda lotterà a denti stretti per sconfiggerlo e noi tutti faremo il tifo per lei e per tutti i malati che in questo momento stanno combattendo questo dannato virus.

Linda da quanti giorni hai scoperto di avere il Covid-19 e che sintomi avevi?

Ho avuto la conferma ieri. Nei giorni precedenti stavo poco bene, i soliti sintomi influenzali ma nulla di che. Avevo un’alterazione della temperatura corporea 37.3, un male alla testa e sentivo un forte calore, mal di gola e naso chiuso”.

Quando stavi poco bene, il tuo pensiero è andato subito al virus?

No, no! Io pensavo di avere una banale influenza. Poi, sono stata contattata dall’Ospedale di Palestrina, perché nell’ospedale era transitato un caso di Coronavirus ed io ero tra le persone da chiamare perché in quei giorni ero stata lì in ospedale con mio figlio. Come da prassi, sono andata a fare il tampone”.

Sei stata contagiata, quindi, presso l’ospedale di Palestrina? Tuo figlio era ricoverato per il virus?

No, mio figlio era ricoverato lì per febbre persistente, ma non gli è stato fatto il tampone. Non ho la certezza di avere contratto il virus all’ospedale di Palestrina. Potrei averlo preso anche in altri luoghi”.

Come ti senti ora, stai meglio?

Ma, boh… Non sto né meglio, né peggio. Va a momenti. Alcuni momenti sto benino, altri invece ho dolori e i miei muscoli si contraggono tutti”.

Da quale centro ospedaliero sei seguita?

Sono seguita dall’Ospedale di Colleferro e devo dire che sono molto scrupolosi e precisi, mi chiamano tutte le mattine e più volte durante la giornata per sapere come mi sento e il valore della mia temperatura corporea”.

Cosa hai provato, ieri, quando sei stata costretta a scrivere quel post dove annunciavi di essere tu la persona contagiata?

Non vorrei augurare a nessuno di passare quei momenti. Ero ancora smarrita e dovevo rendermi conto di tutto. Sinceramente, mi sono sentita costretta a farlo. C’erano troppe voci insistenti e tante anche infondate. Negare non sarebbe servito a niente. Avevo ancora molta paura del giudizio degli altri. Oggi non più!”.

un cuore per linda

Vuoi aggiungere qualcos’altro per terminare la nostra chiacchierata?

Sì, una cosa voglio aggiungerla con tutto il cuore: vorrei ringraziare tutte le persone che in questi giorni mi sono vicine e mi danno il loro affetto anche virtuale, poi vorrei ringraziare il luogotenente Esposito Daniele, l’appuntato Rosati Maria, il carabiniere Riccardo Casamassima, il comandante dei vigili Lamboglia Giuseppe, i membri della Protezione Civile e il Sindaco Alessandra Sabelli, per l’aiuto e la disponibilità fin dall’inizio di questa situazione.

Per finire, i miei ringraziamenti più sentiti vanno anche alle mamme dei compagni di scuola dei miei bambini, per il supporto costante e a tutti i concittadini di San Cesareo, per la grande vicinanza che mi stanno dimostrando!”.

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