POLITICA

Frascati – Mensa scolastica rinviata al 4 ottobre per tutti i plessi tuscolani: famiglie sul piede di guerra

mensa scolastica

Ancora una brutta notizia per le famiglie degli alunni frascatani. Dopo la doccia fredda dei giorni scorsi per il ritardo nella riapertura della Scuola dell’infanzia di via Togliatti a Cocciano, oggi ad agitare gli animi per niente sereni di tante famiglie è arrivata la comunicazione che riguarda il rinvio del servizio di refezione scolastica.

Dapprima previsto per lunedì 27 settembre, il servizio slitterà infatti per tutti i plessi di Frascati al 4 ottobre, con una settimana di ritardo. A comunicarlo ai due Istituti Comprensivi cittadini “Frascati” e “Frascati 1” è stata la dirigente del III Settore Rita Fabi, che nella nota di protocollo ha allegato la comunicazione inviata dalla azienda che prima dell’estate si è aggiudicata l’appalto del servizio di refezione. La Vivenda spa, azienda che fa capo a La Cascina Cooperativa, fa sapere che “in seguito al sopralluogo congiunto presso il Centro Cottura di Villa Sciarra effettuato il 14 settembre, l’RTI Vivenda – Itaca prenderà in consegna i locali come da verbale, ma utilizzerà esclusivamente il piano terra del centro cottura e non la parte inferiore seminterrata, in quanto al momento non risulta agibile ai fini igienico sanitari e di sicurezza per i dipendenti dei posti di lavoro”.

Tradotto: il Comune nei prossimi giorni dovrà effettuare dei lavori di adeguamento di una parte del centro cottura. Bene, ma perché l’Ufficio Scuola si è ridotto ad effettuare il sopralluogo il 14 settembre quando l’appalto era stato assegnato mesi fa e un primo sopralluogo era già stato fatto insieme alla ditta?

“Perché – dicono alcune mamme – siamo sempre noi a doverci rimettere? Possibile che non si riesca a trovare, anche in questo caso, una soluzione alternativa? Come mai questo problema nasce solo oggi? Cosa è cambiato da giugno ad oggi nel centro cottura che non poteva essere segnalato prima e risolto per tempo? La situazione è molto grave e come al solito siamo noi a doverci rimboccare le maniche e organizzarci ancora una volta; stavolta però ci faremo sentire e scriveremo al Comune, sperando che la nostra lettera potrà almeno essere da monito per gli anni successivi. Ci chiediamo poi, ma speriamo di sbagliarci, se ci troveremo a dover affrontare anche un ulteriore aumento delle tariffe già lievitate lo scorso anno, visto che nella nota della dott.ssa Fabi si fa riferimento all’accettazione di un preventivo della Vivenda che parla di costi aggiuntivi per i materiali monouso per il Covid. Se ci fosse stato un sindaco o un assessore di riferimento sicuramente avremmo attribuito a lui le responsabilità, oggi invece scriveremo ad una Commissaria Prefettizia che tra pochi giorni terminerà il suo incarico”.

Claudia Proietti

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