Continua l’escalation di incidenti lungo la via dei Laghi, nel tratto tra l’incrocio coi Pratoni del Vivaro e l’ex clinica San Raffaele. E’ soprattutto all’altezza del km 18.2 dell’ex statale che si conferma l’alto tasso di incidentalità di quella che è una delle curve più pericolose dell’intero territorio, non a caso ribattezzata la “curva della morte”, per via degli incidenti tragici di cui è stata teatro negli anni.
Dopo i due incidenti di venerdì anche oggi una vettura è andata dritta, finendo per invadere l’altra corsia e adagiarsi nella vegetazione del Parco dei Castelli Romani, per fortuna senza conseguenze gravi per gli occupanti del mezzo.
La dinamica dell’incidente, che ha vista coinvolta un’utilitaria, è stata ricostruita dalla Polizia Locale, chiamata ad effettuare i rilievi e ad occuparsi della viabilità.
Una fotografia dell’incidente è stata diffusa sul gruppo Fb “Velletri di tutto di più”, dove inevitabilmente si è scatenato un vivace dibattito, in cui la maggior parte dei cittadini hanno convenuto sulla necessità di percorrere la strada con un’attenzione maggiore ai limiti di velocità e senza alcuna distrazione (il telefonino cellulare, su tutti, è ormai diventato il nemico numero uno per la sicurezza stradale).
Non è mancato tuttavia chi ha evidenziato la pericolosità di un tratto certamente insidioso, nonostante l’asfalto sia stato rifatto di recente e le condizioni meteorologiche di questi giorni non siano certo quelle tipicamente invernali.
Tra questi il consigliere comunale di Italia Viva, presidente del Comitato Ex Q5, Giuliano Cugini, ma anche l’ex consigliere comunale Gianni Cerini che ha auspicato un intervento radicale: “E’ una curva mal realizzata, in contropendenza, che con poche migliaia di euro si potrebbe sistemare. Quanti morti ancora prima di prendere una decisione, in tal senso?”, si è chiesto Cerini.
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