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Diniego da Castel Gandolfo alla Mezza Maratona dei Castelli Romani. Duro l’organizzatore: “Veto pretestuoso dopo 21 anni”

mezza maratona castelli romani

Dopo 21 anni la prima settimana di ottobre non avrà più luogo la Mezza Maratona dei Castelli romani perchè il comando dei vigili di Castel Gandolfo, ha deciso di non rilasciare il nulla osta allo svolgimento della manifestazione. La decisione è particolarmente grave dopo gli splendidi risultati conseguiti dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokio che hanno acceso le speranze nel cuore e nelle menti degli italiani in relazione alla ripresa delle normali attività e alla possibilità di conseguire risultati positivi. Ad onor del vero anche i Comandi di Polizia Locale degli altri comuni interessati (Ariccia e Albano) nel corso di questi mesi non hanno assunto una posizione costruttiva, limitandosi a lamentarsi perché la corsa passa di là e non di qua e non suggerendo, invece, concreti consigli per risolvere i problemi di possibile previsione. Ognuno pensa unicamente al proprio orticello, ognuno pensa unicamente a come evitare fastidi nel proprio territorio anche se a causa di meritorie iniziative che riguardano la qualità della vita delle comunità. Voglio subito anche dire che, tranne qualche modifica non sostanziale dovuta a particolari circostanze, il percorso è sempre lo stesso dalla prima edizione.

Al fine di affermare sia la verità storica che rappresentare una adeguata comprensione della nostra manifestazione, e di noi Amici del Parco che la organizziamo, occorre dire che essa ha assunto sin dall’inizio, più di vent’anni fa, la funzione di promozione nel nostro territorio dello sport e della attività motoria al fine del conseguimento del benessere fisico-psichico delle persone, della difesa e promozione del nostro grande patrimonio storico-culturale, dello sviluppo di un turismo non più del mordi e fuggi ma specifico dei Castelli Romani. La nostra manifestazione non può essere ridotta
unicamente alla dimensione di puro ordine pubblico. Noi ci chiamiamo Amici del Parco dei Castelli Romani e non …”corri per vincere”.

I comuni coinvolti nella edizione del 2021 non hanno saputo fare di meglio che dare una semplice delega tecnica al corpo dei vigili. Soltanto qualche anno fa i comuni erano attori fondamentali per il programma e l’organizzazione. Ricordo per esempio le riunioni e le conferenze stampa ad Ariccia con l’Assessore Cora Fontana , ad Albano con Di Fazio, a Castel Gandolfo con Moianetti. Come si può facilmente notare noi abbiamo avuto rapporti con le amministrazioni a prescindere dal loro colore politico: Mattei ad Albano, Cianfanelli ad Ariccia, Colacchi a Castel Gandolfo..
Il tavolo tecnico costituito dai vigili, dalle guardie del parco dei Castelli, ecc si formava
successivamente e si avvaleva dell’impostazione definita dalle rappresentanze istituzionali.
Quest’anno, invece, non si trova traccia di questa impostazione che abbiamo cercato di mantenere mediante l’invito convocativo rivolto ai sindaci e agli assessori allo sport dei comuni interessati.
L’unico atto che non serve nemmeno a mettere la coscienza a posto – vedi la vicenda del mancato rilascio del nulla osta del comune di Castel Gandolfo – è stato la concessione del Patrocinio gratuito.
Per il resto il vuoto assoluto. Di più, il fastidio dell’interlocutore dell’amministrazione quando veniva posta qualche questione. Non è stato nemmeno possibile incontrare il sindaco del comune capofila. Si è rotta, così, una tradizione e delle sinergie che resero possibile la definizione della nostra corsa come una delle più belle e significative mezze maratone italiane.
Ma veramente i sindaci non possono influenzare le decisioni degli organi di polizia locale? Forse perché cosi non si sporcano le mani, ovvero non portano nessuna responsabilità.
Fra l’altro detto disimpegno è la dimostrazione lampante che a predominare è l’interesse corporativo, l’egoismo che ormai pervade sia le decisioni istituzionali che quelle delle singole persone. E’ per questo che i vigili possono non interessarsi di ciò che avviene oltre il proprio orticello, che nell’ultima riunione tecnica un comandante della Polizia Locale possa dire in modo più o meno tranquillo che prima di tutto “ uno deve difendere il proprio di dietro” Veramente un senso civico notevole..
Il veto posto alla nostra manifestazione è puramente pretestuoso e, mi permetto di intuire, concertato da più attori, dei quali uno doveva dire no. Vogliamo attenerci ai fatti: è un’impresa titanica regolare il traffico, anche a vista quando la distanza fra gli atleti lo permette, per una manciata di minuti nei due passaggi previsti nel territorio di Castel Gandolfo? Tutta la corsa dura esattamente meno di due ore. Voglio dire fra l’altro che due passaggi erano previsti anche nel territorio di Albano e Ariccia, e i secondi passaggi sono anche più delicati da gestire perché situati in prossimità della fine della corsa.. Inoltre perché i nostri volontari (50) non possono assicurare la
vigilanza degli incroci da noi meticolosamente individuati, in armonia con i contenuti del nulla osta rilasciato dalla Città Metropolitana. A proposito degli incroci nel corso della menzionata riunione di qualche giorno fa le interruzioni e le sovrapposizioni di alcuni vigili mi hanno praticamente impedito di rappresentare il loro numero e dislocazione e chi, indicando nome e cognome, li avrebbe coperti.

In tutti quest’anni abbiamo operato pensando che sarebbe stata cosa giusta e buona che i comuni di Albano, Castel Gandolfo, Ariccia, Genzano e Marino si muovessero nell’ottica di un raccordo programmatico e operativo convergente sul governo dei territori più ampi per gli aspetti relativi a progetti intercomunali complessi nell’ambito dello sport, del turismo e della tutela di un territorio, quello castellano, che è un tutt’uno. Purtroppo questi impostazione si è via indebolita. E subentrata
la tendenza separatista delle cosiddette società complesse e anche nei comuni. Noi, però, anche a rischio di essere tacciati di qualcosa, siamo ancora convinti della bontà di un approccio intercomunale rispetto a tanti problemi.
E’ questa impostazione che ci ha aiutato a realizzare magnifici eventi come le 21edizioni della Mezza Maratona, molto partecipata a livello internazionale e nazionale, contribuendo alla pratica concreta del turismo sportivo; come i convegni Sport e salute in collaborazione delle strutture sanitarie dei Castelli e di Roma; come la Staffetta dell’Amicizia Castel Gandolfo –Chateauneuf du pape.; come le visite guidate gratuite riservate ai ragazzi delle scuole dei nostri Ninfei; come la pubblicazione per 18 anni di monografie monotematiche sui Castelli Romani. Attualmente stiamo
attivamente partecipando alla definizione del Progetto Obiettivo Salute che ha al centro la tematica dell’attività fisica come prevenzione e prescrizione medica.
Chi governa i nostri comuni deve sapere che un atteggiamento separatista oltre a farci tornare indietro alle baronie medievali determina la dispersione di tanti saperi, non mette in rete il patrimonio delle competenze e non ottiene i migliori risultati nel rapporto costi-benefici”.

Vincenzo Francavilla
Presidente dell’Associazione Amici del Parco dei Castelli Romani.

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