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Velletri – Così è tornato a ripopolarsi il Parco della Fonte di Santa Maria dell’Orto

Dopo i lavori di riqualificazione l’area verde a sud di Velletri, quella del Parco della Fonte di Santa Maria dell'Orto, è tornata ad essere un punto di aggregazione per grandi e piccini. Riproponiamo l'articolo di Giulia Chirichella, pubblicato sul cartaceo di Castelli Notizie (edizione aprile 2022).  

Generico aprile 2022

Dopo i lavori di riqualificazione l’area verde a sud di Velletri, quella del Parco della Fonte di Santa Maria dell’Orto, è tornata ad essere un punto di aggregazione per grandi e piccini. Riproponiamo l’articolo di Giulia Chirichella, pubblicato sul cartaceo di Castelli Notizie (edizione aprile 2022).


Nelle scorse settimane, dopo una lunga attesa, è stata celebrata l’inaugurazione della nuova Area Giochi situata all’interno del Parco di Santa Maria dell’Orto, adiacente alla provinciale Velletri – Nettuno. Situata all’interno dello storico parco, l’area ha come scopo quello di ridare vita e prestigio a uno dei parchi più amati del territorio veliterno.

Quello della Fonte di Santa Maria dell’Orto è un luogo che conserva, al di là delle pieghe del tempo, una grande rilevanza storica per la città di Velletri. Sebbene da tempo le fontane che danno il nome al parco siano state private dell’acqua, all’inizio del secolo scorso proprio quell’acqua rese grande Velletri a livello regionale. Risalgono a quel periodo, infatti, dopo la fine dei lavori di ristrutturazione delle fonti che caratterizzano il parco, le analisi delle acque, che ne attestarono le innumerevoli proprietà, tra cui quelle antiuriche e digestive. Fu proprio grazie a queste caratteristiche che Velletri vinse la medaglia d’oro al concorso delle acque minerali della provincia di Roma nel 1907. Da quel momento l’acqua fu imbottigliata e distribuita su tutto il territorio laziale. Alla fine degli anni Settanta, però, quando vennero effettuate delle ulteriori analisi, quell’acqua venne ritenuta non potabile e così, a poco a poco, la fonte smise di funzionare e con essa anche il parco che la ospitava iniziò il suo inesorabile declino.

Generico aprile 2022

L’opera di rivalutazione della zona è stata pensata a 360 gradi: il Comune si è dapprima occupato del restauro della zona verde e dell’ampliamento dell’area giochi, e ha poi indetto un bando d’appalto che aveva come scopo il restauro dell’area ristoro e del bar. I risultati di questi cinque anni di lavoro sono stati definitivamente sanciti il 12 febbraio scorso, con l’inaugurazione del Parco Giochi, che chiude definitivamente gli innumerevoli lavori volti alla riqualificazione della zona. «Lo scopo» ha spiegato il sindaco Orlando Pocci durante il discorso inaugurale «è quello di riportare il parco ad essere una fonte d’aggregazione per grandi e piccini».

A distanza di quasi due mesi dal giorno dell’inaugurazione, si può dire che lo scopo sia stato ampiamente centrato. Nei pomeriggi di sole, infatti, il parco si riempie di persone di ogni età.

«È uno dei regali più belli che il Comune potesse fare ai bambini» ci ha raccontato Silvia, mamma di un bimbo di 8 anni. «Prima di questo parco, per godere delle giornate di sole, dovevamo spostarci in altre città; ora, finalmente, i bambini hanno uno spazio interamente dedicato a loro dove poter correre e socializzare».

L’importanza di aver finalmente trovato un luogo di aggregazione (che si aggiunge ai rinnovati giardini di viale Marconi, intitolati alla memoria di Matteo Demenego) è il punto chiave su cui si soffermano tutti: «È un posto in cui gli adulti possono chiacchierare sorseggiando un caffè o mangiando un gelato, avendo la certezza che i bimbi possono giocare in totale sicurezza».  

Soprattutto dopo i due anni di pandemia, passeggiando nel  parco si respira la voglia e la necessità di grandi e piccini di tornare alla vita ante Covid, di riprendere le vecchie abitudini e di ricostruire una nuova normalità, quanto più simile  possibile a quella precedente. «Il fatto che il parco sia leggermente distante dal centro cittadino, è un valore aggiunto» racconta Daniele, papà di Sole, facendo riferimento al fenomeno del vandalismo adolescenziale. Negli anni passati molte aree della città sono state colpite da questi gesti che hanno deturpato o vanificato l’operato del Comune.

Grazie al lavoro sincrono di scuole e famiglie, per la sensibilizzazione al rispetto e alla cura della “cosa pubblica” si ha la sensazione di un calo di tendenza, necessario per garantire una Velletri più accogliente e vivibile per tutti.

La speranza più grande per il neo Parco di Santa Maria dell’Orto è proprio questo: che venga mantenuto e curato da tutti coloro che abbiano voglia di beneficiarne, affinché resti nel tempo un’area di gioco e spensieratezza.

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