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Covid, contagi in crescita ai Castelli Romani (nessuna terapia intensiva). D’Amato torna sulle mascherine al chiuso: “Per salvare la stagione turistica”

Per la terza settimana consecutiva crescono i dati sui cittadini del territorio di pertinenza della ASL Roma 6 positivi al Covid-19. Nel bollettino appena aggiornato da parte dell’azienda sanitaria locale vengono registrati 6122 positivi, con un netto incremento (ben 4064 i nuovi contagiati).

Dati che, tuttavia, al di là dei disagi di chi è costretto a dover rimanere a casa, non stanno creando tuttavia particolare pressione negli Ospedali, visto che l’attuale variante Omicron si traduce il più delle volte in una tracheite, anche se sono moltissimi i cittadini privi di sintomi.

La crescita dei contagi, tuttavia, sta allarmando le istituzioni, come testimoniano le parole di ieri dell’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, che ha auspicato una presa di coscienza nazionale, con una decisione perentoria.

Se l’incidenza settimanale del Covid-19 e l’indice Rt dovessero continuare a crescere, per D’Amato l’unica soluzione resta il ritorno dell’obbligatorietà della mascherina nei luoghi chiusi o particolarmente affollati.

Non sembra far breccia, quindi, l’idea che una propagazione estiva del virus, in un momento di bassa pressione ospedaliera, possa contribuire a creare l’auspicata immunità naturale.

La ricetta, a detta delle autorità regionali e nazionali, torna quindi ad essere quella delle mascherine e del vaccino. “Solo così potremmo salvare la stagione turistica”, ha dichiarato D’Amato a “Il Messaggero”, secondo un refrain che in passato è stato già adottato per il Natale, per la Pasqua e per tutte quelle occasioni in cui c’era qualcosa da “salvare”.

“Se non arginiamo il numero dei contagiati, presto non ci saranno più i dipendenti di hotel e ristoranti, perché tutti a casa in isolamento. Sia chiaro: la stagione delle chiusure è finita, ma dobbiamo difenderci con le mascherine. E non può essere una decisione di una singola regione, deve essere il governo a fare questa scelta”, ha dichiarato l’assessore al quotidiano romano.

Questo “è un virus subdolo che ha avuto molte mutazioni e ancora ne sta avendo. Prima un positivo contagiava 3-4 persone, oggi 15-16; per fortuna permangono una minore letalità e complicanze in genere meno gravi, ma sempre con estrema attenzione ad anziani e fragili”.
Siamo in un periodo, “di convivenza con il virus, se qualcuno ha inteso la fine dello stato emergenza con la fine del Covid, ha sbagliato”.

Secondo l’assessore, per l’autunno bisogna organizzare fin da subito la campagna dei richiami con i vaccini adattati. Il governo, “sulla base delle indicazioni degli esperti, deve fare chiarezza velocemente – osserva -. Se come sembra somministreremo a tutti gli over 50 i nuovi vaccini più efficaci contro le varianti, che sono in fase di rolling review in Ema, bisogna dirlo subito. Bisogna calcolare quante dosi serviranno e iniziare l’approvvigionamento” e “con dati certi, le Regioni possono riorganizzare per tempo gli hub”. 

Tornando alla ASL Roma 6 è la città di Pomezia quella con più positivi (794), seguita da Albano Laziale, che ne conta 640, facendo peggio di città con più abitanti, come Velletri (428), Anzio (462), Nettuno (401) e Ardea (401). In proporzione agli abitanti tanti i contagiati anche a Marino (520), anche se sono in crescita un po’ in tutto il territorio, come desunto dalla tabella che segue, in base alla quale vi è stato 1 decesso in tutta la settimana di un cittadino positivo al Covid, mentre le guarigioni ammontano a 1.942. In crescita anche i tamponi processati (14.352) nella rete lab più farmacie.

Invariati i posti letto Covid occupati (14) e conforta non poco il fatto che non vi sia nessun paziente positivo ricoverato in terapia intensiva (sono 52 in tutto il Lazio), dato certamente significativo e tale, per tanti, da indurre a pensare finalmente ad una comunicazione diversa di tutte le statistiche sul Covid.

Quanto ai vaccini, così come evidenziato ieri da D’Amato, è stata superata quota 13 milioni e 550 mila, di cui 4 milioni di dosi booster effettuate, circa l’83% di copertura con dosi booster della popolazione adulta.

Generico giugno 2022
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