La notizia della decisione, da parte di Città Metropolitana di Roma Capitale, di posizionare 10 moduli abitativi al parcheggio di via Santa Rosa Venerini per ospitare i ragazzi del Liceo Paolo Mercuri di Marino, è arrivata, come era normale che fosse, anche agli oppositori del sindaco Stefano Cecchi.
A scatenarsi è soprattutto, il M5S locale, con i consiglieri Carlo Colizza, Barbara Cerro, Alessandro Blasetti e Alex Carmesini che arrivano a chiedere addirittura le dimissioni di Cecchi.
“Sul Liceo Mercuri avevamo ragione noi! – scrive il M5S di Marino in una nota -. Alla fine era come avevamo detto e scritto, con atti a firma dell’ex sindaco Colizza: i moduli temporanei per il Liceo Mercuri verranno installati al parcheggio adiacente a via Santa Rosa Venerini”.
“Tutto questo tempo perso – aggiunge il M5S – si poteva tranquillamente evitare, se semplicemente avessimo avuto un sindaco in grado di fare il sindaco. Bastava un decreto sindacale per occupazione temporanea per pubblica utilità, invece no: è dovuta intervenire in toto l’ex provincia e scavalcare addirittura l’amministrazione comunale! Sindaco, chieda scusa e si dimetta per incapacità di amministrare!”.
Più diplomatica, invece, la capogruppo del PD di Marino Franca Silvani.
“Sono molto contenta per il fatto che, grazie a Città Metropolitana di Roma Capitale, la problematica relativa al Liceo Mercuri abbia trovato una risoluzione positiva – dichiara Franca Silvani – e che, soprattutto, questo sia accaduto con buon anticipo rispetto all’inizio del nuovo anno scolastico e attraverso la soluzione, anche secondo me, più logica, come ho già avuto modo di dire“.
“Certo, cominciano a essere troppi, e mi dispiace doverlo rilevare – prosegue -, i ritardi e le approssimazioni amministrative dell’amministrazione Cecchi, dunque è il caso che si facciano delle riflessioni e un bilancio sull’operato di chi governa, da ormai quasi un anno, la città di Marino”.
“Tuttavia – conclude la capogruppo del PD di Marino -, oggi credo sia importante lasciare da parte le polemiche: ciò che conta di più, ed è a questo che dobbiamo pensare, è il bene dei nostri ragazzi e della scuola”.
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