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Alla Festa del Cinema presentato “Il Principe di Roma”: film di Edoardo Falcone girato a Palazzo Chigi di Ariccia video

Il terzo giorno della “Festa del Cinema di Roma” è iniziata portando sul grande schermo della splendida Sala Petrassi – per la categoria Grand Pubblic – i Castelli Romani con il film “Il Principe di Roma“, di Edoardo Falcone, girato nel dicembre 2021 a Palazzo Chigi ad Ariccia (QUI PER LA DIRETTA).

Il film, verrà rilasciato nelle sale il 19 novembre, è un omaggio al “Canto di Natale” di Charles Dickens traslando il racconto in una Roma nobiliare del 1829 con protagonista uno splendido Marco Giallini che – per l’occasione – ha visto i panni di uno Scrooge alla romana avido, ricco, egoista e disposto a tutto pur di acquisire un titolo nobiliare.

Generico ottobre 2022
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Tra favola e ironia, il film racconta una Roma del 1829 “dove non ci si diverte più” e dove si smette perfino di festeggiare il Natale. Lo Scrooge-Giallini – nei panni di Bartolomeo Proietti – un uomo di umili origini, ma arricchitosi con astuzia e odiato da tutti incontrerà anche lui dei fantasmi consacrando l’omaggio al  racconto dickensiano, ma rendendoli molto più particolari. Ad accompagnare lo Scrooge di Falcone nel viaggio tra passato, presente e futuro e a metterlo davanti ai suoi errori – costringendolo a fare i conti con la sua coscienza – saranno Beatrice Cenci, interpretata da Denise Tantucci, Giordano Bruno, interpretato da Filippo Timi e Papa Borgia che ha il volto di Giuseppe Battiston. Nel cast tra gli altri, Sergio Rubini nei panni del nobile principe Ottavio Accoramboni, Giulia Bevilacqua in quelli della governante Teta che ha un ruolo determinante nella “redenzione” di Bartolomeo e Andrea Sartoretti.

L’ispirazione ai grandi del cinema italiano romano non le ho volute, ma fanno parte di un bagaglio culturale che mi porto dietro e che – inevitabilmente – ha segnato la mia recitazione in modo profondo” afferma Giallini “Girare questo film è stato molto divertente, nonostante la solitudine del periodo in cui sono state svolte le riprese con ancora tutte le accortezze legate al covid in atto e con la difficoltà di dover girare in costume riportando indietro le lancette del tempo”.

Il film, che ho avuto la fortuna di vedere in anteprima, è un omaggio alla romanità e alla sua nota musicalità vocale e dialettale: in questo il regista Edoardo Falcone e Michele Braga (musiche) hanno fatto un maniacale lavoro di ricerca sul contesto storico e culturale, oltre che un’approfondita analisi degli strumenti utilizzati nella Roma dell’800. Questo lavoro, nel film, emerge e viene consacrato grazie alla “canzone delle notti insonni” che viene riportata fedelmente dal periodo storico del film.

Interessante anche il ruolo dei tre fantasmi che in modo ironico, ma diretto e coerente mostrano il percorso da seguire per non cadere negli errori del passato e per evitare un futuro triste e solitario.

Ho scritto pensando a Marco Giallini, scelta obbligata – dice con convinzione Falcone in conferenza – perché incarna una romanità popolare. E dopo la terza volta che lavoro con lui, posso dire che sono proprio recidivo. Lui ha delle caratteristiche a livello attoriale, quel certo tipo di ironia cattiva, che fanno sì che a livello cinematografico ‘Giallini è Roma’“.

La scelta delle location – risponde Falcone alla nostra domanda – è stata casuale in un primo momento, ma poi vedendo il Palazzo Chigi di Ariccia ho notato la bellezza e la fedeltà del luogo in cui avevo immaginato di far svolgere il racconto che ho scritto. E’ stato anche molto interessante vedere il pubblico curioso e interessato alle riprese, è stata una bellissima esperienza”.

Il “Principe di Roma” è sicuramente un successo annunciato, soprattutto a Roma. Non ci resta che attendere il 19 novembre per vedere l’intenso Scrooge di Giallini diventare davvero di tutti.

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