Politica

Velletri, Paolo Felci in Consiglio comunale: “Al Campo Sportivo lavori non autorizzati alle segreterie”

Paolo Felci

A Velletri si è tornati nuovamente a parlare dei lavori al Campo sportivo “Giovanni Scavo” nel corso dell’odierna seduta di Consiglio comunale, quella del 29 novembre. Non previsto dagli ordini del giorno è stato l’intervento del consigliere Paolo Felci, di Difendere Velletri, che ha portato in aula la vicenda di cui si parla ormai da svariate settimane.

Mi dispiace fare questa comunicazione in mancanza dell’Assessore Priori e dell’Assessore Cavola – ha premesso Felci, evidenziando le assenze tra i banchi assessorili – in merito a quanto sta accadendo all’impianto sportivo ‘Giovanni Scavo’. […] Vengo al punto: all’interno del Campo si stanno svolgendo dei lavori alle tribune e agli spogliatoi tramite il Superbonus 110. Una parte però, che non è finanziata dal bonus è quella delle segreterie e risulta investita da lavori non autorizzati. Me ne sono accorto negli ultimi 2/3 mesi, dopo diversi accessi agli atti.

Ho qui un documento del 10 novembre che attesta “lavori non autorizzati da parte della società”, poiché vi è un nullaosta di un dipendente e non di un dirigente che dà la possibilità di effettuare i lavori. Fin qui potrebbe essere anche un disguido. Purtroppo però quello che si evince è che sia i dirigenti, sia gli assessori frequentano il Campo sportivo e non riescono a capire come mai una società possa effettuare dei lavori non autorizzati senza che nessuno dica nulla.

Io – ha aggiunto Paolo Felci nell’assise comunale – la realtà cittadina la conosco e vediamo che anche per fare un semplice pollaio servono autorizzazioni. Rimango ancor più sconcertato quando vedo che all’interno di un bene pubblico qualcuno si arreca il diritto di modificare la struttura di un immobile senza che nessuno se ne accorga. Forse perché il Presidente di questa associazione è uno dei coordinatori di uno dei partiti di maggioranza? Io prego tutti voi, che vi siete indignati per molto meno, di prendere i documenti e accedere agli atti e controllare quanto sta accadendo all’interno del Campo.

L’emblema di tutto questo è che all’interno di un impianto investito da lavori si permetta di utilizzare gli spogliatoi cantiere, ma soprattutto quello di cui sono venuto a conoscenza e che è avvenuto ad inizio novembre: un veicolo, un furgoncino, nell’orario in cui viene utilizzato l’Impianto dalla società che svolge i lavori, utilizza la pista come se fosse un autodromo a circa 80km/h. Lì vi era un atleta che correva che ha avuto con l’autista anche un battibecco.

Detto questo, tornando allo stato dei lavori, con l’accesso agli atti ho chiesto al dirigente cosa avesse risposto la società il 10 novembre. Il paradosso è che la società sportiva diffida il Comune alla continuazione dei lavori. Credo che tutto questo sia qualcosa di vergognoso e non mi capacito per quale motivo nessuno si rechi in loco con la Polizia locale per bloccare i lavori e richiedere il ripristino e vedere se c’è un’eventuale revoca della convenzione a una società che sta gestendo un impianto sportivo come fosse casa propria”.

Nelle scorse settimane proprio il consigliere comunale di opposizione aveva evidenziato le difficoltà per tante società di calcio, ma anche per l’atletica leggera, nel poter disputare eventi e gare nel campo. “La cosa più grave – ha dichiarato Felci – è che i lavori dovevano inizialmente terminare il 30 giugno (con una successiva proroga al 31 ottobre), ma manca persino un contratto su cui rivalersi per il rispetto dei tempi. Il Comune come si è tutelato? Come si fa ad affidare il proprio bene senza un contratto che stabilisce penali, polizze assicurative, fidejussioni bancarie, tutele, eccetera? Ricordo a tutti che per poter giocare le società sportive devono dare un nulla osta che stabilisce che il campo sia agibile e in sicurezza, e ad agosto il Sindaco aveva dato il nulla osta mentre i lavori erano in corso. Il 14 ottobre l’ufficio, in occasione di un torneo organizzato dal Comune, ha invece chiuso il Campo stabilendo che era impossibile garantire l’agibilità. Mi chiedo allora come abbia fatto il Sindaco ad agosto a rilasciare il nulla osta? Tutto questo ha messo a repentaglio la sicurezza degli atleti?”, ha aggiunto Felci.

Ricordiamo che i lavori riguardano il cappotto termico sulle tribune e il rifacimento degli spogliatoi con efficientamento energetico e sismico.

“Qualcuno si è chiesto come facciano a sostenere le spese le società convenzionate che fino a due settimane fa sono andate a giocare fuori per via di questa cosa, di cui non hanno alcuna responsabilità? Società che vivono di sponsor di 200 euro, di bar, ristoranti o altre attività simili, costrette a sostenere spese pari a 500 euro a domenica per giocare. In questo modo sono state messe in difficoltà…come rientreranno di queste spese sostenute? Chi le risarcisce?”, ha concluso Paolo Felci.

lettera comune campo sportivo

 

 

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