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Ciampino, un bel “regalo” di Natale per una famiglia a rischio sfratto: le è stata assegnata una casa popolare

Ciampino Striscione Basta Sfratti

È una notizia che, in vista del Natale, regalerà certamente un sorriso a tutta la comunità di Ciampino, quella diffusa ieri dal coordinamento di Roma di Assemblea di Autodifesa dagli Sfratti: una famiglia, composta da 2 genitori gravemente malati di diabete e 2 figli piccoli, che nel mese di ottobre rischiava di essere sfrattata dalla sua abitazione in via San Francesco d’Assisi, non avendo avuto modo di pagare l’affitto dopo aver perso il lavoro per via del Covid, ha avuto assegnato un alloggio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), ossia una casa popolare.

La situazione del nucleo familiare in questione era stata presa a cuore da molte persone, quali attivisti dell’associazione Officine Civiche e i consiglieri di Diritti in Comune Alessandro Porchetta e Francesca De Rosa, che avevano partecipato a un picchetto antisfratto, un’azione collettiva per aiutare le famiglie e i residenti ai quali è stato notificato lo sfratto e che non sono riusciti a trovare una soluzione abitativa diversa dalla strada.

Anche l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Emanuela Colella, si era attivata per aiutare la famiglia a rischio sfratto, prendendola in carico tramite i servizi sociali, grazie al lavoro dell’assessora alle Politiche Sociali Alessandra Mantuano e degli uffici preposti per la ricerca di soluzioni percorribili.

La famiglia potrà, dunque, trascorrere un Natale decisamente più sereno rispetto a quello che rischiava di vivere, potendo godere di una soluzione abitativa certamente più degna e decorosa.

Grazie alla solidarietà dei vicini e alla lotta delle organizzazioni di inquilini – ha sottolineato il coordinamento di Roma di Assemblea di Autodifesa dagli Sfrattiabbiamo avuto l’ennesima dimostrazione non solo del fatto che la lotta paga, ma anche che evitare soluzioni abitative inadeguate è possibile e utile, garantendo, così, alle persone il diritto a una transizione in casa popolare il più possibile serena e nel rispetto dei diritti umani“.

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