Cultura

CN Libri – Rocca di Papa, presentato in biblioteca “Voci di donne dalla Storia” di Maria Rizzi e Vittorio Verducci

rita gatta biblioteca rocca di papa

Interessante evento quello andato in scena nel pomeriggio di martedì presso la Biblioteca comunale di Rocca di Papa: alla presenza di un folto pubblico è stato presentato il libro “Voci di donne dalla Storia” di Maria Rizzi e Vittorio Verducci – Graus ed.

Sono donne rivoluzionarie, donne libere che hanno avuto il coraggio di essere se stesse: la loro voce è raccolta nell’opera presentata: una scena centrale quella occupata dalla moderatrice e organizzatrice Rita Gatta, nota per l’amore della cultura e impegnata da sempre nell’insegnamento, nella produzione di saggi, prosa e poesia e nella ricerca storica.

Non ha lasciato nulla al caso, coinvolgendo due artiste locali ha collezionato una presentazione davvero suggestiva sia per la passione nella lettura affidata alla poliedrica e teatrale Lorena Gatta, che per l’occasione ha indossato anche meravigliosi abiti scenici realizzati da Danira Sciamplicotti, sia per la passione delle parole musicate affidate al talento di Assy Serafini.

rita gatta biblioteca rocca di papa

Tre donne diverse ma sinergiche a sostegno della protagonista, l’artista Maria Rizzi, che emozionata e a tratti commossa ha raccontato con grinta e delicatezza di come l’opera rappresentasse, nero su bianco scritta a quattro mani, la volontà che gli autori hanno affidato alle parole di riscattare la vita e le gesta di tante donne note alla Storia ma fraintese e superficialmente giudicate.

Cleopatra, Giovanna D’Arco, Anita Garibaldi, la principessa Sissy fino ad arrivare a Evita Peron: sono queste solo alcune delle protagoniste. Donne del loro tempo ma fuori da quel tempo, coraggiose e determinate che non hanno lasciato nulla al fato, se non il destino del loro lato più debole rappresentato dall’amore del quale sono rimaste prigioniere. Amore inteso come passione, per il proprio uomo, per la patria, per la pace o per il giusto come quello della brigantessa. Mai superficiale e sempre consapevole.

Da qui l’evidente accento messo sull’aspetto forse più forte, l’elogio dell’autodeterminazione della donna. Artefice del destino, anche nella sofferenza e mai sottomessa al giudizio altrui. A conclusione dell’evento una riflessione sul titolo che è stato dato all’opera: “Voci di donne dalla Storia”.

Quella Storia scritta in maiuscolo che fa di essa stessa una Donna che ha accolto le altre donne nella loro originaria voce, in attesa che qualcuno arrivasse e ne svelasse la voce reale e non più raccontata. Voce nella quale è stata resa evidente dagli autori, l’intima personalità femminile, coraggiosa e tenace, pronta a combattere per la vita e la libertà.

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