Venerdì 7 e martedì 11 aprile, nella Sala degli Specchi del Comune di Frascati, si sono tenuti due appuntamenti, molto partecipati e ricchi di spunti di riflessione, dedicati alla figura e al ruolo della donna nella società contemporanea, promossi dalla consigliera con delega alle Pari Opportunità Paola Gizzi.
Il primo, avente per titolo “Donna, vita e libertà” e moderato dal vicesindaco Franco D’Uffizi, ha voluto porre l’attenzione sul tema dell’inclusività della donna, figura che ancora oggi, in alcuni Paesi, è considerata di livello inferiore all’uomo e alla quale non vengono riconosciuti pieni diritti. All’evento sono intervenute l’artista e attivista iraniana Maryam Pezeshki e la responsabile dello sportello immigrazione dell’Arci di Roma Papia Aktar e sono stati affrontati il tema della rivolta di giovani e donne iraniani contro il regime degli Ayatollah e la tragica vicenda di Mahsa Amini, “morta per essere stata picchiata a morte per una ciocca di capelli che le usciva dal velo” come ha ricordato la consigliera Paola Gizzi.
Durante il secondo incontro, dal titolo “Il ruolo della donna”, ci si è concentrati sullo sfruttamento e il maltrattamento della donna in molti Paesi e sulla necessità di una completa inclusione delle donne in quelle società in cui ciò ancora non avviene. Papia Aktar, intervenuta anche in questo appuntamento, ha riferito di casi di donne arrivate in Italia da Paesi in cui la figura femminile è costretta a osservare riti e abitudini di tipo patriarcale, non riuscendo, pertanto, a integrarsi realmente nella società; la storica dell’arte Celeste Cardinali ha, invece, analizzato, attraverso immagini suggestive realizzate al computer da Andrea Cardinali, le vicende di alcune donne della mitologia come Artemide, Atena, Demetra e Lilith, che rappresentano l’archetipo femminile sul quale si è venuta a creare l’immagine della donna moderna, e il loro significato simbolico.
Proprio su queste immagini si è focalizzato l’intervento della consigliera regionale Marta Bonafoni, la quale ha spiegato come le donne-archetipo prese come riferimenti siano “modelli ancestrali da cui ripartire, senza restare ingabbiate nel recinto degli stereotipi, con la curiosità e la fatica di cogliere la complessità di ciò che siamo. E ancora di più di ciò che vogliamo diventare. Tutto questo – ha aggiunto – per dire che abbiamo tanto bisogno di ragionare e interrogarci in tempi di giudizi, certezze assolute e chiusure dogmatiche, mentre si parla delle donne e delle loro scelte. Il punto resta la ricerca, il confronto. Una contesa capace di gettare ponti di discussione, e non di costruire nuovi rigidi muri”.
“Grazie a tutte le persone che sono intervenute – è il commento della consigliera Paola Gizzi –. Grazie per aver riempito quella sala, che doveva vedere lo svolgimento di questo evento l’8 marzo ma che, in forma di rispetto per la tragedia che il nostro comune ha subito (la scomparsa del senatore Bruno Astorre, marito della sindaca Francesca Sbardella, ndr), abbiamo rinviato. Grazie alla nostra sindaca Francesca Sbardella, che con il suo sorriso, nonostante tutto, è sempre pronta a dare il suo prezioso contributo. E poi, grazie ancora a Celeste Cardinali e a Papia Aktar, per i loro interessantissimi interventi, e alla consigliera regionale Marta Bonafoni, che ogni volta che parla ci ‘incanta’ e ci fa scoprire realtà che spesso dimentichiamo. Ultimo ma per scelta, grazie a Davide Coni, per aver contribuito alla realizzazione dell’evento e per sopportarmi nelle varie ‘pazzie’ che faccio (e non sono poche…)”.
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