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Calcio – Via alla Serie A 2023/24, con il Napoli Campione in carica. Chi vincerà lo Scudetto? (VOTA IL SONDAGGIO)

OLIMPICO

A due mesi e mezzo esatti dalle ultime gare della stagione 2022/23, il campionato di calcio di Serie A riapre i battenti oggi, sabato 19 agosto.

Napoli Campione d’Italia in carica, dopo aver vinto matematicamente il suo terzo Tricolore il 4 maggio, dopo l’1-1 di Udine; Cagliari, Frosinone (con il marinese Sergio Kalaj in rosa) e Genoa neopromosse al posto di Spezia, Cremonese e Sampdoria, tornati tra i cadetti: Lazio, Inter e Milan insieme ai partenopei in Champions League; Atalanta e Roma in Europa League; Fiorentina, “ripescata” al posto della Juventus (penalizzata lo scorso anno ed estromessa dalle coppe europee), in Conference League. Queste le certezze dalle quali si riparte.

Sarà proprio il Napoli la prima squadra a scendere in campo, attesa alle 18.30 dalla trasferta in ciociaria contro il Frosinone di Eusebio Di Francesco, che dopo le ultime sfortunate esperienze, conclusesi sempre con esoneri (Roma-bis – secondo anno -, Sampdoria, Cagliari e Verona) proverà, stavolta, a tenere saldo il proprio posto su una panchina. Molto attesa la prova dei partenopei, che da Luciano Spalletti, neo CT dell’Italia al posto del dimissionario Roberto Mancini, sono passati all’ex tecnico della Roma Rudi Garcia. In contemporanea scenderanno in campo Empoli e Verona, per il primo (sulla carta) scontro-salvezza della nuova stagione. In serata, invece, alle 20.45 Genoa-Fiorentina e Inter-Monza.

Completano il quadro della prima giornata Roma-Salernitana e Sassuolo-Atalanta, previste domani alle 18.30, seguite alle 20.45 da Lecce-Lazio e Udinese-Juventus. Lunedì due posticipi: Torino-Cagliari alle 18.30 e Bologna-Milan alle 20.45.

Come ogni anno, la domanda di rito è: la squadra Campione d’Italia in carica, in questo caso il Napoli, riuscirà a ripetersi? O sarà un’altra big o, magari, una outsider a toglierle lo scettro?

Il calciomercato, che si concluderà alle 20 di venerdì 1° settembre con le prime 2 giornate già disputate, non sembra dare indicazioni precise. Nessuna squadra, a bocce ferme, sembra essersi particolarmente rinforzata, ma nemmeno troppo indebolita.

Facendo riferimento solo alle “big” o presunte tali, andando in rigoroso ordine alfabetico, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, alla sua ottava stagione consecutiva a Bergamo (nessuno come lui, in nessun’altra squadra, da 8 anni a questa parte), può contare sugli innesti dell’esperto terzino sinistro bosniaco Kolašinac e degli arrivi di De Ketelaere, in cerca di riscatto dopo la fallimentare annata al Milan, e di Scamacca in attacco, ma ha perso Hojlund, venduto al Manchester United per la cifra monstre di 75 milioni.

L’Inter, al terzo anno consecutivo con Simone Inzaghi in panchina, e reduce dalla finale di Champions League ad Istanbul, ha rivoluzionato completamente il reparto portieri, soprattutto con il veterano Sommer, ex Bayern Monaco e Basilea, e Audero, retrocesso con la Sampdoria, rinunciando a Onana, finito allo United, e ad Handanovic, attualmente svincolato dopo oltre 10 anni all’ombra della Madonnina. Gli innesti di Frattesi, Cuadrado, Carlos Augusto, Thuram e Arnautovic basteranno a compensare le perdite di D’Ambrosio, Gagliardini, ma soprattutto Skriniar, Brozovic, Lukaku e Dzeko?

Pochissimi movimenti, complice l’estromissione dalle coppe europee per un anno, ha effettuato la Juventus, che sostanzialmente non ha rivoluzionato la rosa. Liberato Cuadrado, finito ai rivali dell’Inter, i bianconeri sostanzialmente hanno acquistato la scommessa Timothy Weah, terzogenito del grande campione ex Milan e presidente della Liberia George. Per il resto, se si esclude la messa fuori rosa del campione d’Europa Bonucci, si registrano solo operazioni minori. Potrà bastare, questo, agli uomini di Massimiliano Allegri, che avranno soltanto gli impegni di campionato e Coppa Italia, per riprendersi quantomeno la qualificazione alla prossima Champions League?

Passiamo alla Lazio. Pesa certamente la cessione di Milinkovic-Savic, finito all’Al-Hilal. A raccogliere la sua pesantissima eredità a centrocampo sarà il giapponese Kamada, arrivato a parametro zero dopo aver concluso il suo percorso all’Eintracht di Francoforte. In mezzo al campo è arrivato anche Rovella, grande talento nell’ultimo anno al Monza, considerato una delle più grandi promesse italiane. Davanti sarà interessante scoprire il danese Isaksen e l’argentino Castellanos. I vicecampioni d’Italia, allenati da Maurizio Sarri, potrebbero anche ripetersi.

Il Milan è certamente la “grande” che ha rivoluzionato di più la propria rosa. Persi, tra gli altri, De Ketelaere, Junior Messias, Rebic, Gabbia, Tonali (ceduto al Newcastle per circa 65 milioni) e Ibrahimovic, che ha detto addio al calcio giocato, c’è grande curiosità per i vari Musah, Chukwueze, Okafor, Reijnders e Luka Romero (quest’ultimo “snobbato” dalla Lazio), arrivati in rossonero assieme ai più rinomati Loftus-Cheek e Pulisic. O la va, o la spacca: la squadra di Stefano Pioli dovrà trovare presto l’amalgama, altrimenti il rischio di accusare già un importante ritardo dopo le prime partite potrebbe rivelarsi molto più di una semplice possibilità.

Veniamo al Napoli. Da Luciano Spalletti, come detto, a Rudi Garcia. In attesa che si conclusa il mercato, l’unico cambiamento veramente importante riguarda proprio la scommessa in panchina. Dopo due secondi posti, qualche anno fa, e un esonero a metà stagione con la Roma, Monsieur Rudi ci riprova all’ombra del Vesuvio, con una rosa che non si presenta particolarmente rivoluzionata, anche se c’è da risolvere la grana Zielinski, scontento dopo la mancata cessione in Arabia, e da augurarsi che il giovane brasiliano Natan in difesa possa non far rimpiangere il coreano Kim Min-Jae, tra le sorprese più brillanti dello scorso campionato. Senza contare, chiaramente, che i dettami tattici non potranno essere gli stessi di “Lucianone” e che servirà un periodo di adattamento ai giocatori.

Chiudiamo con la Roma. Costretta a rientrare, entro il 30 giugno, di ben 30 milioni per rispettare i parametri UEFA, la missione è stata pienamente centrata, grazie alla vendita di giovani e di esuberi. Non sono mancati, tuttavia, due addii importanti, come quelli di Matic, finito al Rennes, e di Ibañez, giocatore spesso discusso ma titolare inamovibile delle ultime annate, venduto a peso d’oro all’Al-Ahli. Il mercato dei giallorossi di José Mourinho è stato condizionato dalla necessità di non “sforare” sul piano economico, motivo per il quale i costi sono stati super contenuti: circa 8 milioni per riprendere Paredes, reduce da un’esperienza decisamente sottotono alla Juventus, al quale hanno fatto seguito arrivi di giocatori in prestito, come il portoghese Renato Sanches, o a parametro zero, quali l’esterno danese Kristensen, il difensore francese N’Dicka e il trequartista algerino Aouar. Dopo la vittoria in Conference League del 25 maggio 2022 contro il Feyenoord e l’amarezza per la sconfitta in finale di Europa League con il Siviglia dello scorso 31 maggio, Dybala e compagni (che attendono l’arrivo di un attaccante di peso) cercheranno di recitare un ruolo da protagonista in ambito continentale, ma anche in campionato: dal 2018/2019, la Roma non è più arrivata tra le prime 4 ed è mancata, quindi, in maniera stabile in Champions League.

Amici sportivi di Castelli Notizie, a tutti voi auguriamo buon campionato e una buona stagione. Chi si laureerà Campione d’Italia 2023/2024? Votate!

Chi vincerà lo Scudetto 2023/2024?

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Vedremo se riuscirete a indovinare il pronostico. Lo scorso anno non è andata proprio benissimo…

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