Politica

Inceneritore, Gualtieri convoca finalmente i Sindaci della Città Metropolitana contrari

ALBANO - Corteo contro l'Inceneritore di Santa Palomba

Dopo il caso della sala negata in Campidoglio per lo svolgimento dell’incontro organizzato da Rete Tutela Roma sud sull’inceneritore che Roma vuole realizzare a Santa Palomba, che si snoda tra Ardea e Pomezia, ai confini con i comuni di Albano, ai Castelli Romani, il Sindaco capitolino Roberto Gualtieri ha finalmente risposto alle tante richieste di confronto istituzionale.

Il Sindaco di Roma infatti ha invitato i sindaci della Città metropolitana di Roma contrari all’inceneritore a un incontro in Campidoglio, mercoledì 20 marzo, per un “proficuo scambio di informazioni in relazione alle attività di Roma Capitale in merito all’annosa problematica della gestione del ciclo dei rifiuti”.

Si terrà finalmente quel confronto che i Sindaci della zona interessata chiedevano da tempo, fino ad arrivare alla provocazione del presidente di Italia Nostra, Enrico Del Vescovo, nel corso di un convengo tenutosi a Castel Gandolfo, nel quale, stante l’assenza di considerazione e risposte, si paventava la richiesta di uscire dalla Città Metropolitana.

Le reazioni

La consigliera regionale Zeppieri

«Era un atto che andava compiuto mesi e mesi fa, prima anche solo di pensare alla costruzione di un inceneritore; ma accogliamo con piacere l’incontro che il Sindaco Gualtieri ha finalmente voluto concedere ai suoi colleghi dei Castelli Romani», afferma la Consigliera regionale Alessandra Zeppieri (Polo Progressista).

«Lo chiedevamo da tempo, non ultimo venerdì dopo l’incresciosa vicenda della sala negata in Campidoglio. Quella ferita democratica si poteva rimarginare solo in questo modo. Ora auspichiamo che non si tratti di una mera formalità – continua Zeppieri – ma di una possibilità di dialogo e di ascolto delle problematiche che andiamo dicendo da tempo, primo tra tutti l’approvvigionamento di acqua per far funzionare un inceneritore. E spero che si valutino proficuamente le proposte alternative che mirano al recupero materia anziché al suo incenerimento. Ne va del futuro di Roma, dei Castelli Romani e della credibilità come Paese che guarda al domani e a uno sviluppo sostenibile».

«Auspichiamo – conclude la Consigliera – che la stessa attenzione sia poi riservata ai comitati che, con coerenza e determinazione, lottano contro questo progetto da più di un anno e che meritano la stessa apertura e lo stesso ascolto».

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