Un nuovo capitolo si è scritto oggi in Regione Lazio per preservare e valorizzare un tesoro linguistico prezioso: i dialetti. Gran merito va ascritto alla consigliera regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Cultura, Edy Palazzi, che proprio questa mattina ha presentato i capisaldi della legge, poi approvata.
“Oggi è una giornata di grande importanza per la nostra Regione”, dichiara Edy Palazzi con entusiasmo. “I dialetti sono una ricchezza straordinaria da preservare, un patrimonio prezioso da conservare e soprattutto da far conoscere alle nuove generazioni. Dietro ogni dialetto si nasconde una tradizione, una cultura, la storia e l’identità di una comunità o di un territorio”.
La nuova legge non solo mira a proteggere e promuovere i dialetti regionali, ma anche a valorizzarli come risorsa turistica e di coesione sociale. “Sviluppo e conoscenza dei dialetti popolari sono il collante delle nostre comunità”, sottolinea Palazzi. “La Regione Lazio con questa legge ne vuole esaltare il valore anche in chiave turistica ed aggregativa”.
Un punto fondamentale della legge è il coinvolgimento attivo degli anziani, considerati depositari e custodi delle origini e radici delle varie comunità. “In particolare penso alla possibilità di coinvolgere nei vari interventi previsti dalla legge soprattutto gli anziani”, afferma l’ex vicesindaca di Nemi.
La consigliera non manca di ringraziare coloro che hanno reso possibile questo importante passo avanti per la cultura e l’identità regionale: ‘Ringrazio il presidente della Commissione Cultura Luciano Crea, i componenti della commissione e il consigliere Cosmo Mitrano, promotore della legge”, conclude Palazzi.
La legge sulla salvaguardia e valorizzazione dei dialetti del Lazio rappresenta un impegno concreto e tangibile per proteggere un patrimonio linguistico che è parte integrante dell’identità e della storia della regione. Con il sostegno di tutte le forze politiche e il coinvolgimento attivo della comunità, il Lazio si impegna quindi a preservare e promuovere i suoi dialetti, testimoni viventi di una cultura millenaria.
commenta