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La Bretella Cisterna – Valmontone è sempre più vicina: al via gli espropri (anche a Velletri e Lariano) – IL VIDEO DEL TRACCIATO video

BRETELLA CISTERNA VALMONTONE

La Bretella Cisterna-Valmontone è sempre più una realtà: nella giornata di martedì 2 aprile infatti il Commissario straordinario incaricato – Ing. Antonio Mallamo – ha firmato il decreto nel quale vengono stabilite le procedure di espropriazione definitiva o temporanea delle aree e degli immobili e dei diritti eventualmente connessi, occorrenti per l’esecuzione dei lavori, site nei territori dei Comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Velletri, Lariano, Cori, Artena, Labico e Valmontone.

Secondo quanto scritto dal decreto infatti, ai fini della realizzazione del ‘Collegamento autostradale Cisterna-Valmontone e opere connesse’ è disposta l’espropriazione, a favore della Regione Lazio delle aree e/o degli immobili e/o dei diritti eventualmente connessi, siti nei rispettivi territori comunali indicati, che ne costituisce parte integrante e sostanziale a tutti gli effetti, nel quale sono specificati, i riferimenti catastali che individuano le singole particelle immobiliari espropriate, le rispettive ditte catastali proprietarie e la superficie espropriata per ciascuna particella.

bretella cisterna valmontone

Il decreto emesso inoltre stabilisce come per le esigenze tecniche e logistiche relative all’insediamento ed al funzionamento del cantiereè autorizzata l’occupazione temporanea degli immobili, siti nei territori dei Comuni indicati, nel quale sono specificati i riferimenti catastali che individuano le singole particelle immobiliari da occupare temporaneamente, le rispettive ditte catastali proprietarie e la superficie da occupare per ciascuna particella”. La restituzione ai proprietari delle aree da occupare sarà disposta, cessate le esigenze tecniche che giustificano la permanenza dell’occupazione, dal Responsabile Unico del Procedimento per la realizzazione dell’intervento.

Le indennità di esproprio e di asservimento permanente sono determinate ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. n. 327/2001, nella quale occorre che l’Amministrazione motivi congruamente le oggettive ragioni che denotano la conclamata urgenza dell’esproprio per motivi di utilità pubblica. Per quanto riguarda i terreni soggetti a coltivazione, secondo il decreto emesso “al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che sia costretto, per effetto dell’esecuzione del presente Decreto, ad abbandonare in tutto o in parte il fondo, a condizione che sia direttamente coltivato da almeno un anno antecedente l’emissione della dichiarazione di pubblica utilità, sarà corrisposta, a seguito di una dichiarazione dell’interessato e di un riscontro dell’effettiva sussistenza dei presupposti, l’indennità aggiuntiva determinata”.

Come richiedere informazioni nei quali il proprio possedimento si trovi nelle aree coinvolte dagli interventi? I proprietari delle aree e/o degli immobili da espropriare, sono invitati a comunicare per iscritto presso Il Commissario straordinario – Collegamento stradale Cisterna-Valmontone, entro il termine di trenta giorni decorrente dalla data dell’immissione in possesso nelle aree, se condividono la determinazione delle indennità di esproprio e di asservimento determinate in via urgente e provvisoria. La comunicazione deve essere effettuata mediante una delle seguenti modalità, allegando copia della carta di identità personale:
– Mediante raccomandata con avviso di ricevimento diretta al Commissario straordinario c/o ASTRAL S.p.a. Azienda Strade Lazio con sede in Roma, via del Pescaccio n. 96/98 – 00166 Roma;
– Mediante P.E.C. (Posta Elettronica Certificata) protocolloastral@pec.astralspa.it;
– Consegna a mano c/o Ufficio protocollo generale di ASTRAL S.p.A. all’indirizzo sopra indicato.

Secondo quanto specificato dal decreto firmato “l’indennità di occupazione relativa alle aree è determinata, per ciascuna annualità di occupazione maturata, nella misura di un dodicesimo dell’indennità di esproprio, corrispondente al valore venale, dell’area occupata”. Viene inoltre indicato, per ciascuna superficie da occupare temporaneamente, il valore di base annuo dell’indennità, calcolata in misura corrispondente ad un dodicesimo del valore venale attribuito all’area da occupare.

Il diritto alla corresponsione dell’indennità decorre dalla data di immissione in possesso negli immobili e matura alla scadenza di ogni annualità di occupazione. Qualora l’indennità offerta non venga accettata entro il termine di trenta giorni dalla data dell’immissione in possesso nelle aree e/o negli immobili effettuata in esecuzione del presente Decreto, si procederà con la richiesta di determinazione dell’indennità alla commissione provinciale. Qualora poi il proprietario non condivida la determinazione della misura della indennità di espropriazione, può esperire le iniziative previste dall’art. 22, comma 4, del D.P.R. 327/2001, nei modi e termini ivi previsti (l’espropriato può chiedere la nomina dei tecnici e, se non condivide la relazione finale, può proporre l’opposizione alla stima).

Il passaggio di proprietà e la costituzione del diritto di servitù a carico delle aree e/o degli immobili espropriati sono sottoposti alla condizione sospensiva che il presente Decreto sia notificato ai proprietari delle aree e/o degli immobili. Secondo quanto stabilito dal Decreto “ai proprietari delle aree e/o degli immobili sarà notificato un avviso contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui verrà data esecuzione al presente provvedimento. Detto verbale sarà redatto in contraddittorio con il proprietario, o, nel caso di assenza o rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti dell’amministrazione procedente e darà atto delle eventuali opposizioni da parte dei proprietari e degli enfiteuti, nonché delle eventuali dichiarazioni o richieste formulate dai fittavoli, mezzadri o compartecipanti che coltivano direttamente il fondo. Possono partecipare alle operazioni i titolari di diritti reali o personali sui beni”.

Questa accelerazione nelle procedure non sembra dunque essere una buona notizia per i detrattori della Bretella Cisterna-Valmontone, che nelle ultime settimane hanno incrementato i loro sforzi per contrapporsi alla realizzazione dell’opera. Nella giornata di martedì 2 aprile infatti il ‘Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone’ e il ‘Comitato No Corridoio Roma-Latina’ per la metropolitana leggera, avevano emesso un duro comunicato stampa congiunto per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo “a un progetto che rischia di portare gravi conseguenze alla comunità locale”.

Venerdì 12 Aprile – dalle ore 16:30, presso il Casale Malatesta in Via di Casale Malatesta, 21 a Velletri – si terrà un’Assemblea pubblica nell quale i Comitati e i cittadini interessati dal Decreto, descriveranno le proprie ragioni e valuteranno le prossime mosse da mettere in campo contro l’opera.

BRETELLA CISTERNA VALMONTONE

UNA BRETELLA SENZA SVINCOLO SU VELLETRI

La Società ASTRAL S.p.A., lo ricordiamo, è il soggetto attuatore /stazione appaltante a supporto del Commissario Straordinario nell’espletamento del suo incarico di realizzazione dell’opera  Cisterna-Valmontone e relative opere connesse.

La particolarità è che la Bretella transiterà sul territorio di Velletri ma non è prevista alcuna possibilità di entrata ed uscita nella città volsca, che non avrà, quindi, uno svincolo dedicato. Oltre all’entrata, sulla Pontina, infatti, ci saranno gli svincoli di Campoverde, Cisterna di Latina, Lariano e Labico.  Inizialmente era stata pensata come un’autostrada, poi è stata declassata a strada extraurbana principale, sempre con due corsie a senso di marcia, ma con la sezione trasversale che passa da 25 a 22 metri.

Sul 100% dell’intera lunghezza il 24% è costituito da galleria e viadotti (su tutte quella presente nel tratto ai confini tra Cisterna e Velletri, nella zona di Castel Ginnetti, ndr). Le gallerie saranno 4, per una lunghezza complessiva di 2.7 km”.

Smart road, pavimentazioni green e phono assorbenti ad alto potere drenante e senza alcun rilascio di sostanze nocive ed un sistema di illuminazione moderno, alimentato da un unico pannello solare cilindrico, con batterie che dureranno 10 anni, sono altre caratteristiche dell’opera, che a detta dell’ing. Mallamo segue il decreto del Ministero sulla ecosostenibilità delle opere. “Sarà una strada ad alta connessione di velocità di trasmissione del dato, grazie al quale si potrà parlare tra veicoli e l’infrastruttura, con sistemi di rilevazione 24 ore su 24 su meteo e viabilità, ed un controllo costante con la centrale operativa di Astral Infomobilità”.

I lavori dureranno almeno 4-5 anni.

 

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