Politica

Andrea Volpi (FdI) sullo stop al trasferimento a Ciampino (Barbuta) degli autodemolitori: “Altra sconfitta di Gualtieri e del Pd”

Andrea Volpi

Il dibattito sullo stop al trasferimento dei venticinque autodemolitori da Roma alla zona della Barbuta, nelle vicinanze dell’aeroporto di Ciampino e dell’Appia Antica, assume contorni che vanno ben oltre il singolo caso, abbracciando una questione territoriale che può essere estesa anche al tema dell’Inceneritore.

Dopo che la Soprintendenza speciale archeologica per le Belle Arti del ministero della cultura si è dichiarata “non favorevole” allo spostamento il Deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Volpi, ha rilasciato una nota stampa in cui critica aspramente il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il Partito Democratico, affermando che la decisione rappresenta “un’altra sonora sconfitta per l’amministrazione capitolina”.

“L’arroganza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e di tutto il PD – sostiene Volpi – portano ad un’altra sonora sconfitta. La Sovrintendenza, infatti, si è detta non favorevole allo spostamento degli autodemolitori romani nel territorio della “Barbuta” a ridosso del comune di Ciampino e del parco dell’Appia Antica.

Proprio come col termovalorizzatore di Santa Palomba, anche in questo caso, Gualtieri pensava di spostare i problemi della Capitale in provincia senza alcun rispetto per il territorio e i suoi cittadini che, come sindaco della Città Metropolitana di Roma, dovrebbe tutelare. Per fortuna, grazie alle tante proteste dei cittadini e dei comitati e al lavoro del Ministero della Cultura, è arrivato lo stop a questo progetto scellerato messo in campo senza alcuna programmazione che avrebbe ridotto un’area già dismessa, ad una vera e propria discarica”.

Questa mossa, secondo Volpi, avrebbe trasformato un’area già dismessa in una vera e propria discarica, senza alcuna programmazione e considerazione per il territorio e per chi vi abita.

La dichiarazione del parlamentare di Fratelli d’Italia riflette il malcontento e la preoccupazione della comunità riguardo a decisioni che possono impattare negativamente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. La questione del trasferimento degli autodemolitori rimane dunque al centro del dibattito politico e sociale, con la necessità di trovare soluzioni che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, senza trasformare tuttavia il territori a sud di Roma nella “pattumiera” della Capitale, tanto più in un’area che va preservata nelle sue valenze paesaggistiche e patrimoniali.

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