Cinema

Genzano, l’intervista all’attore 15enne Massimo Quagliata, protagonista nella serie “Crush, la storia di Diego” su RaiGulp

Il giovane genzanese è reduce anche dalla partecipazione come attore non protagonista di "Volevo un figlio maschio", il film di Neri Parenti con Enrico Brignano e Giulia Bevilacqua

massimo quagliata - attore

Massimo Quagliata, classe 2008, è un giovane attore genzanese che ha scoperto la sua passione per il mondo del teatro e del cinema frequentando il corso di teatro dell’Accademia Bernini di Giacomo Zito cominciando la sua carriera proprio grazie alla presenza di un agente durante uno spettacolo teatrale. Il giovane genzanese – che è reduce anche dalla partecipazione come attore non protagonista di “Volevo un figlio maschio”, il film di Neri Parenti con Enrico Brignano e Giulia Bevilacqua, dove interpreta Cristiano – oggi è protagonista della nuova serie di RaiGulp “Crush, la storia di Diego” dove interpreta Diego, il nuovo compagno di classe.

In vista di questo progetto abbiamo fatto due chiacchiere con Massimo, appena 15enne ma con già diverse esperienze all’attivo, che ci ha raccontato qualcosa in più sul suo percorso.

Ciao Massimo e complimenti per questo nuovo progetto, come nasce la tua passione per il mondo del cinema e quali sono stati i passaggi che ti hanno portato a lavorare su questo importante progetto di casa Rai?

“La passione per il cinema nasce dalla mia infanzia. Fin da bambino ho sognato di diventare un attore inizialmente di teatro, per provare l’emozione del palcoscenico, e poi di cinema. Ho sempre sognato di interpretare storie e personaggi. Ho iniziato recitando in uno spettacolo teatrale dell’Accademia Bernini di Ariccia, e sono stato notato dalla mia agente, Paola Imbrodo, che era nel pubblico e mi ha proposto di fare dei provini per il cinema. Tra i vari progetti che la mia agente mi ha proposto c’è stato “Crush – La storia di Diego”. Ho partecipato al casting per questo progetto e mi sono innamorato del personaggio: l’ho sentito subito nelle mie corde e dopo alcune settimane mi hanno confermato che ero stato scelto per interpretarlo. Ero al settimo cielo, ovviamente!”.

Ti va di raccontarci qualcosa in più sul progetto che sta andando adesso in onda?

“La storia di Diego” è una serie in onda su Rai Gulp e Rai Play nata dalla collaborazione tra Rai Kids e la Stand By Me. E’ una serie di dieci puntate che nasce da ricerche svolte sul fenomeno delle baby gang: un problema molto più presente di quello che pensiamo. La serie vuole proprio sensibilizzare i ragazzi a contrastare il fenomeno, ma è anche un racconto che descrive in modo profondo le sfide e le scelte che ogni adolescente deve compiere per crescere e decidere chi vuole essere nella vita. Diego è un adolescente timido di 13 anni che conduce una vita monotona e fa di tutto per soddisfare le aspettative degli adulti, ma quando incontra un nuovo compagno, Leo, che lo introduce in un gruppo di ragazzi molto popolari a scuola e che amano divertirsi, inizia a sentire il bisogno di “ribellarsi” alle tante pressioni degli adulti da cui non si sente ascoltato e col tempo, per restare in questo gruppo, che è una vera e propria baby gang, inizia a fare scelte sbagliate, mettendo a rischio i suoi rapporti familiari, le amicizie e l’amore.

Diego si renderà conto presto che non condivide le scelte della gang e farà di tutto per fermarla, assumendosi le sue responsabilità. Con questa serie vogliamo ricordare a tutti noi ragazzi che la nostra vera forza è essere come siamo, ognuno di noi è un pezzo unico e ha un valore inestimabile. E dobbiamo parlare dei nostri problemi e delle nostre emozioni a casa, con gli amici, senza paura, piuttosto che isolarci o esprimerle in modo distruttivo, entrando in situazioni rischiose e sbagliate quali la violenza verso le persone e le cose. E agli adulti vogliamo ricordare di dedicare tempo ad ascoltare le nostre emozioni e i nostri bisogni”.

massimo quagliata - attore

Qual è il ricordo più bello che ti porti dietro da questa esperienza e quale set ti ha regalato più emozioni?

“Il primo giorno sul set, quando sono entrato nell’aula della scuola dove giravamo e come per magia entrando in quella porta non ero più Massimo, ma ero Diego e lo sarei stato per molto tempo. E’  una sensazione davvero meravigliosa diventare un altro, dargli emozioni, parole, gesti. Farlo vivere. E’ come sognare ad occhi aperti. Questo sogno è durato un’intera estate ed è stato meraviglioso. E’ stata l’esperienza di set più lunga che ho avuto e la porto nel cuore. L’ultimo giorno ho sentito forte il distacco dai miei nuovi amici, gli altri attori del cast, dalla regista Valentina Bertuzzi che è stata la mia guida e ha saputo tirare fuori il meglio di me, ma anche da tutto il team, una squadra fortissima e piena di energia”.

“Porto nel cuore anche le precedenti esperienze: in “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti ho vissuto l’emozione del primo set e mi sono divertito tantissimo imparando da attori meravigliosi ed anche simpaticissimi quali Enrico Brignano e Giulia Bevilacqua, “i miei genitori”, oltre che dai miei bravissimi “fratelli e sorelle” e soprattutto da un regista davvero straordinario, simpatico ed accogliente come Neri Parenti che riesce a farti ridere ad ogni occasione. Infine nel film “ESEMIOPADRE”, di Solange Tonnini, che non vedo l’ora di vedere, ho sentito forte l’emozione della storia, nella quale la regista racconta con ironia e sensibilità una parte della sua vita: la protagonista è una bambina incredibile, Margherita Pantaleo, che interpreta la regista da bambina e che scopre delle verità su suo padre.

massimo quagliata - attore

Il padre è interpretato da Massimo Ghini, suo fratello nella vita reale e mio nonno sul set. Insomma una storia molto emozionante e un cast d’eccezione che comprende anche Claudia Gerini, Aldo Abbrescia, Renato Marchetti, Leonardo Ghini e Marco Valerio Montesano. Insomma, sono sempre stato su set con persone straordinarie che porto nel cuore. Il ricordo più bello che mi porto è stato il primo giorno sul set, quando sono entrato nell’aula della scuola dove giravamo e come per magia entrando in quella porta non ero più Massimo, ma ero Diego e lo sarei stato per molto tempo. E’  una sensazione davvero meravigliosa diventare un altro, dargli emozioni, parole, gesti. Farlo vivere. E’ come sognare ad occhi aperti. Questo sogno è durato un’intera estate ed è stato meraviglioso. E’ stata l’esperienza di set più lunga che ho avuto e la porto nel cuore. L’ultimo giorno ho sentito forte il distacco dai miei nuovi amici, gli altri attori del cast, dalla regista Valentina Bertuzzi che è stata la mia guida e ha saputo tirare fuori il meglio di me, ma anche da tutto il team, una squadra fortissima e piena di energia”.

Progetti futuri in arrivo?

“In questo momento sto lavorando ad una commedia teatrale con l’Accademia Bernini ed un cortometraggio con l’MTDA cimentandomi come attore, ma anche nei primi passi della regia”.

Complimenti Massimo e continua così!

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