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Frascati – ‘Quel patrimonio abbandonato’, Fiasco punta il dito sulle ville sequestrate e la mediateca di Cocciano

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villa-mafia-frascatiIl leader di “Frascati Futura” Mirko Fiasco torna a interessarsi delle ville confiscate alla mafia e consegnate al Comune di Frascati, ma che giacciono da anni incustodite e nel degrado. In una nota inviata al Prefetto Bruno Strati, Fiasco punta il dito contro il lassismo delle precedenti Amministrazioni e sul mancato avvio di una progettualità tesa a rilanciare un patrimonio importante per la città frascatana, ad oggi solo simbolo di inerzia ed incapacità.
 
“La città di Frascati  – scrive Fiasco – è in possesso di due ville che vennero confiscate alla mafia. Le suddette ville, si trovano in zone residenziali della città. Tutto ciò che rientra tra i beni della collettività è doveroso prestare attenzione e cura.
 
Purtroppo, nel caso specifico queste due ville sono chiuse da anni, necessitano di cura e manutenzione.  Quando parliamo di beni confiscati, occorre attenersi a procedure di Legge particolari, ma non significa rinviare la problematica ed affrontarla sempre in futuro.
 
Durante le Amministrazioni Di Tommaso/Spalletta, più volte vennero attuate Commissioni Patrimonio e Politiche Sociali per trovare una soluzione, ma da parte della Maggioranza era un continuo rinvio.
 
Ad oggi, basta osservare lo stato delle ville e rendersi conto che la situazione di abbandono è totale. Ci sono Associazioni territoriali interessate all’affidamento per finalità sociali e culturali, ma ad oggi attendono ancora una risposta.
 
Sarebbe propositivo e costruttivo, vedere i Dirigenti preposti supportare l’indirizzo politico ed invece il continuo declinare l’affrontare i problemi quotidiani, ha portato questa città ad un’apatia.
 
Colgo l’occasione per relazionarla anche sulla Mediateca di Cocciano. Venne deciso che la struttura doveva essere rilanciata come luogo culturale. Alcuni giorni della settimana, la Scuola Lupacchino di Cocciano ma anche altre scuole della città avrebbero usufruito della struttura. Ad oggi la struttura è ancora chiusa. Un altro bene della collettività è stato oggetto di atti vandalici e furti di libri  per colpa della miopia politica e tecnica.
 
La città è consapevole che tutto ciò che non è stato fatto per anni, non può essere risolto in questi mesi ma è doveroso relazionare i concittadini di come si vorrà procedere”.
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