POLITICA

Lariano – Consiglio straordinario nella polemica per il recupero urbanistico di tre aree. Verri: ‘Tempi e scelte sospette’

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Ha lasciato strascichi di polemiche il Consiglio comunale straordinario convocato in tutta fretta il 15 febbraio scorso a Lariano, che aveva ad oggetto la partecipazione ad un bando regionale per  concessione di  contributi per  la riqualificazione  urbanistica ambientale e  il risanamento igienico sanitario e paesaggistico, ex L.R. n°6/2007.

Il bando, pubblicato il 19 dicembre del 2017 e con scadenza il 16 febbraio 2018, chiedeva di scegliere tra le otto  zone già individuate come nuclei edilizi abusivi, presenti nel nostro comune, quelle densamente occupate da edilizia abusiva, quindi fortemente connotate da una conformazione urbana disordinata, nonché prive della rete fognaria, ma favorite per caratteristiche altimetriche e di distanza dai tratti di rete fognaria già esistente e per le quali zone l’inserimento nel “Programma degli interventi” costituirà, ai sensi della legge regionale 6/2007, variante urbanistica a tutti gli effetti.  Il finanziamento prevede lo stanziamento fino a   800 mila euro ( 90% finanziamento regionale, 10% finanziamento comunale).

L’assessore all’urbanistica e vice sindaco, Crocetta Claudio, ha dichiarato di aver individuato per il Recupero urbanistico i seguenti nuclei:

nucleo 4 (zona E4): località Fontana quarantola

nucleo 6(zona E6): località Colle dei Galli

nucleo 9(zona E9): località Quarantola

Da più parti tra i banchi dell’assise sono arrivate però critiche sulle modalità di scelta delle tre aree, senza preventiva discussione nella commissione specifica, senza aver  chiesto pareri ai componenti della giunta, così come ha dichiarato l’assessore Ilaria Neri che per questo motivo si è astenuta, ne’ tantomeno ai consiglieri di maggioranza, così come ha  ribadito  in due interventi il consigliere di Sergio Bartoli. La minoranza ha inoltre lamentato la consegna tardiva della documentazione. .

La scelta, dunque calata dall’alto, dovrebbe far convergere (nel caso in cui il finanziamento verrà concesso), 800 mila di euro sulle tre zone individuate, le quali, in virtù dell’approvazione e della concessione dei fondi , vedranno le loro abitazioni adeguate e risanate per quanto riguarda l’aspetto fognario e nel contempo saranno recuperate tutte le infrastrutture attigue( rifacimento o realizzazioni di manto stradale a regola d’arte, così come indicato dalla relazione tecnica relativa al computo metrico).

Tantissime sono state le domande rivolte al sindaco e all’assessore Crocetta da parte della minoranza. “Per quale motivo un argomento così delicato non ci ha visti coinvolti – ha detto la consigliera Sabrina Verri -? Come mai con un bando pubblicato il 16 dicembre del 2017, ci troviamo oggi a deliberare con la scadenza domani?”

E sempre nel suo intervento la consigliera Verri, del Movimento per Lariano, ha incalzato il sindaco e l’assessore a chiarire quali sono stati i criteri che hanno portato all’esclusione degli altri sei nuclei presenti sul territorio, sottolineando inoltre come in molte parti le relazioni tecniche risultano approssimate e in contraddizione con quanto si legge nella proposta di delibera e soprattutto con quanto dichiarato dal sindaco in una riunione preventiva.

La consigliera Verri, con documenti fotografici  alla mano, ha mostrato a tutto il Consiglio comunale e ai cittadini intervenuti che le tre zone prescelte non risulterebbero né  densamente occupate da edilizia abusiva ne’ fortemente connotate da una conformazione urbana disordinata. “Siamo tutti d’accordo sulla necessità di far pervenire a Lariano fondi per risanare zone degradate – ha continuato Verri, cui hanno fatto eco gli altri componenti della minoranza -, ma siamo sicuri che la scelta di  queste tre zone ( con tutto il rispetto per chi vi abita), dove sono stati realizzati abusivamente  villini in alcuni casi anche con  piscine, non nasconda in realtà altri interessi? Perché non è stata data la possibilità a ciascun componente dell’amministrazione di conoscere i documenti, discuterne  e verificare prima della scadenza? Sembrerebbe una strategia quella di arrivare con l’acqua alla gola per prendere decisioni che non devono essere condivise. Altrimenti cosa più grave ci troviamo di fronte ad una amministrazione che procede senza una programmazione seria  e che rincorre i bandi.

Noi, consiglieri di minoranza  abbiamo deciso di astenerci su una decisione che avrebbe avuto bisogno di uno studio accurato  e di una analisi dettagliata di tutti i pro e i contro, per verificare se vi erano altre zone maggiormente idonee al finanziamento”.

 

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