Sabato 24 ottobre gli attivisti del MoVimento 5 stelle di Genzano si sono dati appuntamento presso il Parco dell’Olmata armati di buste della differenziata, guanti da lavoro, attrezzi da spazzino per – si legge nella nota stampa diffusa dagli stessi pentastellati – sopperire così alle mancanze dell’Amministrazione comunale. Una notevole quantità di rifiuti di ogni genere è stata rimossa. Non eravamo preparati per quell’ammasso putrescente trovato all’interno degli spogliatoi dell’Anfiteatro – hanno sottolineato i partecipanti -, ma nonostante questo abbiamo ripulito tutto il possibile come si può verificare dalle foto e sul posto. Fino a che, in mancanza di controlli, qualche branco di incivili ricomincerà a sporcare di nuovo”.
“Sono oltre 4 anni – continuano i 5 Stelle genzanesi – che denunciamo lo stato di abbandono totale dell’Anfiteatro e del parco dell’Olmata, ma dall’Amministrazione ci dicono che ‘non ci sono i soldi’”! Veniamo continuamente accusati di fare polemica su ogni iniziativa di questa classe politica che ci amministra, intanto però parlamentari genzanesi eletti in un partito e riaccasati in un altro (chiaro il riferimento ad Ileana Piazzoni, eletta con Sel e passata in maggioranza nel Pd, ndr), che da più garanzie di mantenere la poltrona, mai visti a Genzano, spuntano quando si tratta di presenziare, senza nessuna competenza, importanti eventi per la valorizzazione del territorio, strumentalizzati dalla propaganda del Pd .
Il Sindaco intanto non contento di aver ‘regalato’ due sale nel Palazzo Cesarini alla Associazione Nazionale Città del Vino, della quale è coordinatore regionale del Lazio, con la pretesa di dare lustro in questo modo alla nostra cittadina – quando invece il suo partito è il principale responsabile del suo declino - spende migliaia di euro di nostri soldi per allietare i palati degli invitati e ci fa pagare pure la targa affissa sulle mura del Palazzo Sforza Cesarini”.
“Come se non bastasse poi – si legge ancora nella nota dei penstellati – una donazione al reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Genzano di Roma, di un Monitor Multi Parametrico, acquistato con una parte dei proventi della serata spettacolo “Rock Per Un Bambino 7″, diventa l’ennesima passarella per il Sindaco Gabbarini e il c onsigliere Lommi, che ricordiamo fanno parte entrambi dello stesso partito: il Pd che ha contribuito con le sue politiche, allo sfacelo della Sanità pubblica”.
“Quindi, dopo l”acqua del Sindaco’, che paghiamo tutti noi, ricevendo un servizio a dir poco scadente, con una rete colabrodo, senza una cadenza regolare nei controlli della qualità e tollerando i numerosi allacci abusivi, ora abbiamo scoperto il ‘Palazzo Sforza Cesarini del Sindaco’ del quale pone e dispone in modo del tutto padronale e autoritario, sempre con la scusa della valorizzazione del territorio che, ripetiamo, è in costante degrado sotto le varie amministrazioni monocolore Pd e suoi affini”.
“Sistemare il degrado del parco dell’Olmata e dell’Anfiteatro non rientra però nel ‘menù’ di questa maggioranza come ‘territorio da valorizzare’, ma i quasi 15.000 euro spesi per farsi propaganda sono stati trovati subito nel capitolo relativo. Nel frattempo immondizia e degrado la fanno da padrone, e continuano a scorrazzare bande di ragazzini sopra la strutture disastrate con rischi evidenti a tutti, tranne a chi dovrebbe tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. Eppure le Olmate, il parco, l’anfiteatro sono luoghi che sfruttati a dovere, con eventi coinvolgenti, abbiamo visto che portano molte persone a Genzano, anche se poi li invitiamo a camminare nella polvere e a sedersi su spalti pericolosi con tanto di spuntoni in bella vista. Noi crediamo veramente che Genzano possa essere ‘La Città Giardino’ – hanno concluso dal Movimento 5 Stelle di Genzano, parafrasando lo slogan che fu di ‘Città Futura’ nelle precedenti Comunali – e siamo sempre orgogliosi di dire ‘Vivo a Genzano’ ed è per questo che continuiamo ad adoperarci in merito! I rifiuti li abbiamo differenziati e smistati negli appositi contenitori; gli ingombranti li abbiamo caricati su alcune delle nostre automobili e sono stati portati all’Isola Ecologica per il corretto smaltimento”.
