CRONACA

Maltempo a Velletri – Racconto choc: ‘C’era il sole, un attimo dopo l’inferno…’

pino appia velletri

La foto scattata da Mirella durante quei terribili momenti: alberi caduti, auto in panne. Panico generalizzato sull’Appia a sud di Velletri

Un racconto che fa accapponare la pelle, ma che rende bene l’idea di quale furia devastante si sia abbattuta sul territorio dei Castelli Romani, e in particolar modo di Velletri e Lanuvio, nel tardo pomeriggio di mercoledì 22 agosto, quando un bomba d’acqua, con forti venti, ha sferzato l’intera zona.

Case allagate, tetti scoperchiati, alberi sradicati: questa la sintesi, estrema, di quanto avvenuto.

A testimoniare quanto avvenuto, sulla Pagina Facebook di Castelli Notizie, una cittadina veliterna, Mirella, che in serata ha raccontato quei momenti, ancora scossa,  con la dovizia di particolari di chi era sul posto, e ha rischiato la vita:

“Ero sull’Appia alle 19 – ha evidenziato – all’ingresso di Velletri da Cisterna. Non ho mai avuto tanta paura in vita mia…..alberi che venivano giù, capannoni scoperchiati, cancellate crollate. Per fortuna abbiamo trovato una via laterale nei campi dove accostare perchè sull’Appia sotto i pini era un tiro al bersaglio”.

Quanto la furia sia stata improvvisa é presto riassunto da un’ulteriore considerazione di Mirella: “Un minuto prima c’era il sole…un minuto dopo l’inferno“. Proprio uno scenario apocalittico ha accompagnato quanto stava avvenendo, e fortuna ha voluto che non si siano registrati feriti, in un pomeriggio che poteva diventare tragico. 

“La cosa più terrificante – ha aggiunto la cittadina veliterna – era non potersi fermare da nessuna parte perché veniva giù di tutto dai pini sull’Appia. Quando è apparsa una via tra i campi l’abbiamo presa d’assalto in almeno 50/100 macchine, come disperati…”.

Un racconto del tutto compatibile col fenomeno del “downburst“, questo il termine tecnico, a livello meteorologico, di quanto si é abbattuto su Velletri, causando ingenti danni. Come poi dettagliatamente spiegato da chi di fenomeni meteorologici ne sa di più, quanto accaduto é stato un chiaro esempio di “downburst”, ovvero una colonna di aria fredda che dal cumulonembo scende rapidamente verso il suolo, impattando su di esso perpendicolarmente. Una volta a terra crea una sorta di “scoppio” (burst), per poi espandersi, creando raffiche di vento violente, che a tanti avevano fatto pensare ad una tromba d’aria, il cui moto é invece circolare. 

Qualunque sia il suo nome, e la sua origine, quello che ha sferzato Velletri e buona parte dei Castelli nel pomeriggio di mercoledì 22 agosto verrà ricordato a lungo, specialmente da chi si ritrova ora a far la conta dei danni.

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