POLITICA

Nella prima da consigliere metropolitano Volpi striglia il sindaco Marino e caldeggia l’elezione diretta

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L'intervento di Andrea Volpi

L’intervento di Andrea Volpi

“Quest’oggi si è parlato di strategie, di programmi e di obiettivi, ma le esigenze dell’Area Metropolitana sono ben altre e ben più circoscritte”.

Non è andato per il sottile Andrea Volpi, neoeletto consigliere del soggetto istituzionale che ha di fatto rottamato la Provincia.

Il 33enne lanuvino, eletto nelle fila di Forza Italia, ha strigliato Ignazio Marino nel corso della prima seduta del nuovo soggetto istituzionale, battendo idealmente i pugni sull’esigenza di dare uno slancio decisivo a tematiche concrete.  “Si parta da una Provincia abbandonata – ha chiosato Volpi –, da una provincia con strade che sono insicure e spesso impercorribili,  da opere pubbliche bloccate dal Patto di Stabilità nonostante siano appaltate. Si riparta dai bambini costretti a vivere in degli spazi scolastici insicuri e non dignitosi per un Paese come il nostro”.

Nel suo intervento Volpi ha tenuto ad esaltare la dignità di ogni singolo consigliere: “non ci sentiamo opposizione perchè nell’intraprendere questa corsa abbiamo conseguito un risultato di lista, senza scegliere chi ci doveva rappresentare. Tra le responsabilità del Sindaco Marino quella di riportare il nuovo soggetto istituzionale ad essere un’ente intermedio rispetto agli enti comunali e la Regione Lazio”.  “La scelta di sei gruppi di chiedere il ritiro del Regolamento, ad eccezion fatta di uno (il Pd, ndr), che ha chiesto di emendarlo, fa subito capire che qualcosa non va. Noi, dal canto nostro, non ne facciamo una questione politica; capiamo l’urgenza di accelerare verso il pieno funzionamento dell’ente e siamo disponibili a rivederci al più presto, anche tra 48 ore”.

Tra i punti più cari, come già ribadito a ‘caldo’ nelle ore appena successive al trionfo elettorale (LEGGI QUI), Volpi ha ribadito l’esigenza di “colmare il gap democratico della mancata elezione diretta.  Il primo punto che dobbiamo trattare in questa aula – ha aggiunto – è proprio quello di far scegliere direttamente i cittadini. Il nostro lavoro sarà importante – ha ribadito -, ma già dai primi approcci ci è risultato difficile capire quali sono i nostri diritti e le nostre possibilità di partecipazione. Il nostro gruppo avrebbe voluto fare una riunione propedeutica a questo consiglio ma non è stato possibile. Abbiamo mandato segnali su come poter interloquire e su come affrontare temi importanti ma non abbiamo avuto risposte. Chiedo allora un primo gesto e una prima dimostrazione – ha concluso – per far capire che qua dentro siamo tutti uguali e che c’è davvero una seria volontà di collaborare ed andare avanti armonicamente”.

Daniel Lestini

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