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(FOTO) Rocca di Papa, il corteo storico incanta il pubblico della Sagra delle Castagne

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di Eliana Lucarini

Dopo i molteplici preparativi… dopo il tanto trepidare dei numerosi giovani e bambini coinvolti, che attendevano impazienti questo giorno … dopo l’intenso e operoso lavoro delle sarte, che da mesi stavano cucendo e mettendo insieme pezzi di stoffa, merletti e ricami… eccolo finalmente arrivato il giorno della seconda edizione del tanto atteso Corteo Storico: “Indietro nel tempo, tra tradizioni, vicoli e panorami”. La rievocazione organizzata nella giornata di oggi, domenica 21 Ottobre, nell’ambito dei festeggiamenti per la 39^ Sagra delle Castagne di Rocca di Papa, è stata preparata e coordinata dalle associazioni locali: ALI; Laboratorio Centro Storico ed Ente Pro Rocca.

Il sole splende e nel cielo nemmeno una nuvola, tutti i figuranti prontissimi già alle 10.30 a Piazza di Vittorio, perfettamente abbigliati, ognuno con i propri costumi e i propri oggetti di scena fra le mani. Sicuri e sorridenti di poter offrire due ore della propria giornata, per rievocare la storia, lontana nel tempo, della cittadina ai piedi di Monte Cavo. Mentre l’organizzazione mette a punto le ultime disposizioni del percorso, ecco arrivare tanti spettatori, che ai lati attendono il suo inizio, curiosi e spensierati, già pronti ad immortalare questi momenti con telefonini e macchine fotografiche. Tra la folla, si intravedono pian piano, a uno a uno, tutti i protagonisti: la carismatica banda dei Briganti; i Contadini e le belle Rocchicianelle; i fiabeschi Nobili; l’incantevole Regina del Bosco; la mirabile Regina dei Castelli; le estrose ballerine rock degli anni ’60 insieme ai protagonisti, che in quegli anni fondarono la mitica squadra calcistica rocchigiana “La Gialla”; Massimo D’Azeglio; Luigi Pirandello; Guglielmo Marconi; Leonida Montanari, personaggi che nel corso del tempo soggiornarono o si fermarono nella cittadina. Fra i vari protagonisti, anche il primo cittadino di Rocca di Papa, il Sindaco, Emanuele Crestini, agghindato in perfetto stile nobiliare, ha partecipato alla rievocazione accompagnato dalla sua dama, per testimoniare l’importanza storico culturale dell’evento.

La voce narrante dell’artista locale Piero Botti inizia a illustrare la storia di Rocca di Papa, seguendo a mano a mano il corteo e rievocando al microfono i momenti salienti e più significativi per la cittadina, dal 1800 al 1960. Un percorso a ritroso nel tempo, che colloca gli spettatori all’interno delle epoche stesse. Così, nel borgo antico, il corteo procede lentamente fra i vicoli stretti, fra gli scalini e i vecchi sampietrini , ma univoco e compatto, guidato dal corpo di Polizia Municipale e da quello della Protezione Civile. Una ventata di storia arriva a toccare le piazze più belle e caratteristiche di Rocca antica: Piazza del Crocifisso; Piazza Vecchia (Piazza XX Settembre); Piazza Garibaldi; Corso Costituente; Piazza Margherita (della Repubblica) e infine Piazza Valeriano Gatta. In ognuna, vengono rievocate le scene tipiche e i personaggi di ogni epoca, magistralmente interpretati da diversi e noti artisti locali, ognuno con grinta e tenacia si prodiga a narrare le gesta di quei vetusti personaggi. Dalle finestre delle variopinte case arroccate nel borgo, i cittadini residenti affacciati si godono lo spettacolo, così come tutto il pubblico del corteo, che imperterrito lo segue, annusando, ogni tanto, gli accattivanti profumi di cibo, provenienti dalle finestre spalancate delle cucine delle case, dai forni e dagli stand della Sagra in corso. Le sarte seguono i figuranti, con tutto l’occorrente, pronte a intervenire a ogni urgenza.

In Piazza Garibaldi, il carisma e lo slancio del gruppo dei Briganti padroneggia nel mezzo, parte il suono della musica di una chitarra e la voce del Capo dei Briganti inizia una ballata antica, intonata poi da tutti i briganti. Musica e danze si fondono insieme, rubando la scena al resto del corteo. Sul Corso della Costituente, si affacciano prima Pirandello e poi Leonida Montanari, dai balconi di quelle case, nelle quali i due personaggi dimorarono. La voce narrante racconta le loro storie. Pirandello legge un brano tratto da “L’Esclusa”, romanzo nato proprio durante il soggiorno dello scrittore nella cittadina. Davanti alla sede del Comune, il primo cittadino al microfono ringrazia brevemente le “associazioni che hanno organizzato il Corteo”.

 In piazza della Repubblica, è tutta una grande festa ai piedi della vetusta e caratteristica fontana. La Regina del Bosco e la Regina dei Castelli mostrano i loro preziosi costumi, così come la bella piazza mostra la particolarità e la bellezza della cittadina. Stanchi, ma con fermezza tutti i personaggi salgono di nuovo lungo il Corso della Costituente, anche i tanti bambini che seppur affaticati, restano costanti nella loro compostezza e solarità. Il Corteo procede fino a Piazza Valeriano Gatta, dove protagonista della scena è la musica rock, con la voce di una giovane cantante locale, che intona alcune delle canzoni di quegli anni. Qui, anche i calciatori della “Vecchia Gialla” personificano quei tempi passati, sferrando qualche calcio al pallone. Al suono della musica rock, si conclude il corteo, gli spettatori si dileguano tra gli stand; gli organizzatori soddisfatti si godono i complimenti del pubblico, per la buona riuscita dell’evento.

Tutti i meravigliosi e particolari costumi hanno reso speciale tutta la rievocazione, così come la bravura e l’energia degli artisti e di tutti i figuranti, che vi hanno partecipato. Scene goliardiche unite a scene di vita quotidiana, fra i vicoli e le piazze, riscoprendo tradizioni e personaggi. Un evento importante e significativo, nel quale la buona volontà di tutti i partecipanti, unita all’esperienza collaudata di chi già da anni lavora per riportare nella cittadina gli usi, i costumi e le antiche tradizioni, hanno straordinariamente messo in scena un vero e proprio spettacolo artistico itinerante. Finalmente, oltre al bicchiere di vino e alle caldarroste, oltre al panino con la porchetta e alla polenta, si inizia a rimarcare, anche, il lato storico e culturale di una città, che dovrebbe andare di pari passo con la celebrazione dei sapori caratteristici, per portare avanti un appropriato sviluppo del territorio.

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