Cronaca

E’ morto Eugenio Scalfari: lo piange anche Velletri, di cui era cittadino onorario. Il fondatore di Repubblica aveva 98 anni

Scalfari

All’età di 98 anni è morto Eugenio Scalfari. Il fondatore de “La Repubblica”, era nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924 ed è spirato a Roma nelle scorse ore.  L’annuncio della sua morte è stato dato proprio da “La Repubblica” sulla sua edizione online e sui social: “Ciao Eugenio, un secolo di giornalismo e passione civile”, si legge in un tweet di Ezio Mauro, ex direttore del quotidiano.

Scalfari, considerato uno tra i maestri del giornalismo italiano, era cittadino onorario di Velletri, dove aveva stabilito la sua seconda residenza grazie alla sua casa di campagna, situata nelle colline tra Velletri e Genzano.

Nato a Civitavecchia e cresciuto a Sanremo, il padre di Eugenio, Pietro, era originario della città calabrese. Nel 2013 è stato consegnata a Scalfari a Civitavecchia la Quercia d’Oro, l’onorificenza istituita dal Comune per premiare i civitavecchiesi che si sono distinti nel corso degli anni, portando in alto il nome di Civitavecchia. 

Considerato uno dei più grandi giornalisti italiani del XX secolo ha contribuito, con altri, a fondare il settimanale l’Espresso, oltre al quotidiano “La Repubblica”. I campi principali dell’analisi di Scalfari sono stati la politica e l’economia, ma anche la laicità, la questione morale e la filosofia.

“Fondatore di giornali e affondatore di politici, confessore di Pontefici e teologo della laicità, Eugenio Scalfari è stato il giornalista italiano più letto, celebrato e contrastato di tutti i 76 tribolati anni dell’Italia repubblicana”, come si legge su Italpress. “Milioni di lettori, migliaia di ammiratori, centinaia di invidiosi e molti allievi che tentano di superare il maestro: in estrema sintesi è questa l’immagine riflessa di Eugenio Scalfari che il sole dell’ultimo tramonto fa scintillare sulla superficie del mare della storia del giornalismo italiano. Dal Mondo a l’Europeo, dall’Espresso a Repubblica, da Mario Pannunzio a Giulio De Benedetti, da Arrigo Benedetti a Adriano Olivetti, Scalfari ha ereditato, interpretato e modernizzato – sommandone le migliori peculiarità – le potenzialità del giornalismo e dell’editoria”.

“Lucido e orgoglioso fino alla soglia dei 100 anni, Eugenio Scalfari lascia un’eredità che coincide con tutta la sua stessa esistenza e che ha il valore di una impareggiabile lezione di giornalismo ed impegno civile. Un’eredità che non andrà dispersa perché il livello e lo spessore di Scalfari sono tali che il web invece di catalogarla nel novero delle ricorrenze e dei riferimenti, la moltiplicherà su tutta la rete per l’insita e poliedrica complessità culturale e professionale che detiene”.


“La Città di Velletri saluta il suo concittadino onorario e formula le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Eugenio Scalfari aveva scelto la nostra terra per passare parte del suo tempo e di questo ne siamo onorati”, si legge in un post del Comune di Velletri, accompagnato da un eloquente e commovente “Addio Direttore”.

“Con Eugenio Scalfari va via una personalità unica nella vita pubblica italiana. Porta con se il suo sguardo, l’intelligenza, la sua energia, capaci di trasformare il giornalismo italiano e influire per lunghi anni sul dibattito politico e culturale del Paese”: ha scritto su Twitter il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Velletri – Cordoglio per la morte del grande Eugenio Scalfari: era cittadino onorario dal 1993

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